A Lubiana spazio agli chef di domani, e studenti in gara anche al Dipartimento di Italianistica dell'Università di Fiume
La cucina italiana, uno dei vanti del Belpaese, risultato di una tradizione e di una evoluzione millenarie, sarà promossa anche quest'anno con una serie di eventi organizzati dalla rete diplomatico-consolare all'estero che daranno vita alla sesta Settimana della cucina italiana nel mondo, in programma dal 22 al 28 novembre. Insieme ai prodotti agroalimentari la manifestazione esalterà in modo particolare il valore della dieta mediterranea, come modello di stile di vita sano e sostenibile.
In Slovenia la Settimana della cucina italiana vede il coinvolgimento dell'Istituto per il commercio estero (ICE) che, sotto l'egida dell'Ambasciata d'Italia a Lubiana, ha organizzato un concorso per studenti di hôtellerie e gastronomia a livello universitario, giovani talenti che rappresentano gli chef di domani e che si metteranno alla prova nella preparazione di un piatto italiano. In palio per il vincitore c'è un corso di specializzazione di due mesi a Roma, presso l'Italian Chef Academy. Altro concorso, ma di genere letterario, è quello indetto dal Consolato generale d'Italia a Fiume che ha impegnato gli studenti del Dipartimento di Italianistica dell'ateneo quarnerino, invitati ad approfondire una portata della cucina italiana, dal primo al secondo al dolce, sotto il profilo della sostenibilità. Il Consolato italiano di Fiume si inserisce in maniera particolarmente attiva nelle iniziative volte a promuovere la tradizione culinaria all'estero, con un laboratorio di cucina e uno spettacolo a Palazzo Modello e vari appuntamenti dislocati tra Abbazia, Cittanova, Pola, per finire, venerdì 26 novembre, nuovamente a Fiume, al Teatro Ivan de Zajc, con un viaggio nei sapori della cucina napoletana in occasione delle celebrazioni dei 75 anni di attività della compagnia del Dramma italiano.
Ampio anche il programma di eventi allestito a Zagabria dall'Ambasciata d'Italia: tra i protagonisti, una celebrità come Carlo Cracco, chef pluristellato e personaggio televisivo, per il quale la sostenibilità tra i fornelli è un dovere, tanto che ha scelto di proporre nel suo ristorante prodotti coltivati da lui stesso.