Il presidente Nicolas Maduro ha parlato di sabotaggio ma alcuni esperti sottolineano come le infrastrutture elettriche siano al collasso nel Paese alle prese con una devastante crisi economica e che sia probabilmente questo il fattore determinante. Il governo ha intanto respinto quella che ha definito la "dichiarazione intervenzionista" approvata dal Gruppo internazionale di Contatto dell'Unione europea a Quito: in un comunicato del ministero degli Esteri si sottolinea come il Gruppo abbia preso la temeraria decisione di immischiarsi negli affari del funzionamento dello Stato venezuelano e si esige il rispetto per le istituzioni e l'ordinamento giuridico del Paese. Il governo di Maduro ha comunque ribadito la propria disponibilità a mantenere aperta la via del dialogo per trovare accordi necessari a garantire la pace, la stabilità e lo sviluppo della nazione. È giunto intanto nel Paese un aereo con a bordo 75 tonnellate di medicinali e materiali medici e chirurgici provenienti dalla Cina. Il presidente della Federazione internazionale della Croce Rossa, Francesco Rocca, ha fatto sapere che l'organizzazione inizierà a distribuite aiuti in modo indiscriminato, ovvero indipendentemente dalle fazioni politiche di appartenenza, con il Paese diviso tra il sostegno a Maduro e al leader dell'opposizione autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidò.
Maja Novak