Gremita manifestazione di protesta contro la Brexit a Londra, più di un milione le persone scese in piazza per invocare un secondo referendum. Lo affermano i promotori della piattaforma 'People's Vote', parlando di una partecipazione "straordinaria". La cifra, non confermata però da fonti indipendenti, va oltre a quella indicata nella precedente manifestazione analoga, svoltasi sempre nel cuore della capitale britannica nell'ottobre scorso, con una stima accreditata di 700.000 persone circa.
Da record inoltre le oltre 4,2 milioni di firme, per la petizione popolare lanciata sul web per chiedere al Parlamento britannico la revoca dell'articolo 50, che significherebbe quindi lo stop della Brexit, a dispetto del voto referendario di 3 anni fa. A riportarlo sono i media, che si basano sui numeri ricavati dal sito di Westminster e che segnalano il sorpasso rispetto all'analoga iniziativa condotta nel 2016 dallo stesso fronte pro Remain per invocare, allora invano, un referendum bis.
L'appello online sembra comunque destinato a essere snobbato dal governo. Revocare la Brexit, secondo un portavoce di Downing Street, rappresenterebbe "un'irreparabile danno alla democrazia e Theresa May non lo permetterà".
La revoca, secondo le parole della stessa premier, in una lettera inviata a tutti i deputati, sarebbe "un tradimento" della volontà popolare espressa alle urne nel 2016.
Il viceministro per la Brexit, Kwarteng ha ribadito che non sta ad una petizione cancellare l'esito di un referendum.
Pur avendo registrato una partecipazione straordinaria sulla manifestazione rimangono comunque delle riserve, in quanto sono stati conteggiati anche i cittadini non britannici ed il sito parlamentare che accoglie le petizioni ha finora certificato la residenza in suolo britannico per meno della metà dei firmatari.
Davide Fifaco