Foto: Reuters
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Manca sempre meno alle prossime elezioni presidenziali e i due candidati sono più distanti che mai. Dopo settimane di polemiche e scambi di battute il nuovo pomo della discordia riguarda il duello televisivo. Venerdì il repubblicano Donald Trump ha accettato una proposta di dibattito con Harris il 4 settembre su Fox News. Lo aveva annunciato lui stesso parlando di una data "comoda e appropriata", in quanto appena precedente all'inizio, il 6 settembre, del voto anticipato alle elezioni. Ma la campagna della vicepresidente ha smentito la propria disponibilità, intimandogli di "smetterla di giocare" e di presentarsi al dibattito per il quale si è già impegnato il 10 settembre sull'emittente Abc, come inizialmente concordato con Joe Biden. Hanno inoltre dichiarato di notarlo abbastanza spaventato, che cerca in tutti i modi di spostare l'incontro su Fox, rete che gli è più amica. "il criminale condannato ha paura di discutere e fugge su un'altra rete per farsi salvare" ha affermato ancora lo staff di Harris. Un nuovo cambio di programma, da parte del repubblicano, che ha consentito alla vicepresidente di prenderlo in giro, chiedendogli, come anche in passato, dove fosse finito il "quando vuoi, dove vuoi", frase che lui stesso aveva usato più volte contro Biden. E non si è fatta attendere la replica, condita da insulti, di Trump al NO della candidata Democratica. Kamala Harris è una "stupida". ha detto senza mezzi termini, che "non ha la capacità per un vero dibattito con me. Ha paura di farlo" ha affermato Trump, sui suoi profili social rilanciando nuovamente la proposta di un dibattuto il 4 settembre su Fox. "La vedrò quel giorno o non la vedrò affatto" ha detto ancora. Ha poi proseguito sostenendo che Harris non voglia mai rilasciare interviste, che non sia in grado di parlare senza il gobbo e che abbia un quoziente intellettivo molto basso. "Gli Stati Uniti non hanno bisogno di una persona che non sa mettere insieme due frasi" ha concluso. A seguito delle divergenze, le reti televisive americane stanno discutendo con le squadre di entrambi i candidati nuove possibili date per il confronto.

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