Foto: Reuters
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In risposta all'applicazione da parte degli Stati Uniti di un rilevante dazio doganale del 104% sulla Cina e alla susseguente reazione di Pechino, materializzatasi nell'aumento delle tariffe di ritorsione sulle importazioni di beni statunitensi dal 34 all'84% (ufficialmente in vigore), Donald Trump ha comunicato un ulteriore innalzamento dei dazi gravanti sulle importazioni di prodotti cinesi. "Considerando la loro mancanza di riguardo per le dinamiche dei mercati globali, ordino l'incremento dei dazi imposti dagli USA alla Cina al 125%, con effetto immediato", ha dichiarato il Presidente statunitense tramite un messaggio sul proprio canale social. "Si confida che, in un futuro prossimo, Pechino riconosca l'insostenibilità e l'inaccettabilità dello sfruttamento degli Stati Uniti e di altre nazioni", ha aggiunto. Nello stesso comunicato, ha annunciato una sospensione di novanta giorni dell'incremento tariffario precedentemente stabilito. Durante tale periodo, le tariffe reciproche si manterranno al 10% per quei paesi che non abbiano adottato contromisure. In mantenimento anche i dazi su acciaio, alluminio e auto. Ha inoltre specificato che oltre 75 nazioni hanno contattato i rappresentanti americani manifestando la propria disponibilità ad avviare negoziati. Washington auspica ora che anche l'Unione Europea disponga un differimento di novanta giorni per l'applicazione delle proprie tariffe doganali. "L'Europa ha introdotto dazi di ritorsione, la cui entrata in vigore è prevista tra alcune settimane. Si ritiene probabile che tali misure saranno oggetto di un rinvio, al fine di concedere a Bruxelles il tempo necessario per negoziare senza l'imminenza di provvedimenti in vigore", è stato evidenziato. Trump ha dunque espresso il principio "non vendicatevi e sarete ricompensati”, illustrando come la sua strategia abbia prodotto risultati alquanto veloci e riconoscendo di avere notato una certa apprensione e paura nelle persone. Ha manifestato la convinzione che anche Pechino desideri un accordo, sebbene non individui le modalità procedurali opportune, alludendo all'orgoglio nazionale cinese e del Presidente Xi:Lui è un uomo intelligente” ha detto ancora il Capo della Casa Bianca esprimendo fiducia nella possibilità di raggiungere un’intesa soddisfacente. Ha inoltre aggiunto che il leader cinese "ama la sua Nazione ed è pienamente consapevole delle azioni necessarie; una conversazione telefonica tra noi risolverà la situazione." Nel frattempo i mercati azionari si risollevano dopo le difficolta degli ultimi giorni con quelli asiatici che hanno intensificato la loro ripresa, con Tokyo che ha registrato un incremento di circa l'8%. Tale dinamica positiva fa seguito all'andamento di Wall Street.

Alessia Mitar