L'esercito israeliano ha affermato di aver occupato il Corridoio Morag nella Striscia di Gaza meridionale, isolando la città di Rafah da Khan Yunis. Lo si apprende da una nota delle stesse Idf, secondo cui Rafah è ora completamente circondata dall'esercito, con la 36ma Divisione a presidiare il Corridoio Morag e la Divisione Gaza che opera nel Corridoio Filadelfia, la zona di confine tra l'Egitto e la Striscia.
L'esercito fa sapere che opererà all'interno di aree di Rafah in cui non era ancora entrato per eliminare le forze del movimento Hamas. È previsto che la zona cuscinetto delle Idf nel sud di Gaza si estenderà dal confine egiziano fino alla periferia di Khan Yunis - a più di 5 chilometri di distanza - e includerà l'intera città di Rafah al suo interno, circa il 20 per cento della Striscia.
Centinaia di migliaia di residenti di Gaza City hanno intanto perso la loro unica fonte di acqua pulita, dopo che le forniture dell'ente idrico israeliano sono state interrotte dalla rinnovata offensiva dell'esercito israeliano, hanno detto le autorità municipali del territorio. Molti ora devono camminare, a volte per chilometri, per ottenere un piccolo rifornimento d'acqua, dopo che il bombardamento dell'esercito israeliano e l'offensiva di terra nel quartiere orientale di Shejaia, a Gaza City, hanno danneggiato la conduttura gestita da Mekorot, di proprietà statale.
Questa mattina l'Idf ha emesso due ordini di evacuazione con cui hanno chiesto alla popolazione palestinese di lasciare la zona nord e sud di Gaza. Lo riporta l'Onu, che ha espresso critiche verso questa decisione. L'area interessata all'evacuazione è grande circa 24 chilometri quadrati. Qui si trovano strutture sanitarie e magazzini che contengono forniture alimentari e mediche destinate alla popolazione. In un'intervista all'emittente Al Jazeera, il Commissario generale dell'Agenzia Onu per i rifugiati, Philippe Lazzarini, ha definito la realtà di Gaza "una realtà post-apocalittica dove tutto è stato distrutto".
