“Ci troviamo in una situazione dove abbiamo bisogno l'uno dell'altro, per questo motivo dobbiamo aiutarci a vicenda. È necessario mantenere e rafforzare il senso della collettività”. Così il presidente sloveno, Borut Pahor, sull’emergenza coronavirus. "Il modo migliore per aiutare l'un l'alto è quello di seguire alla lettera le istruzioni e le raccomandazioni delle autorità competenti, che stanno svolgendo un lavoro molto difficile con tutte le proprie forze. Il nostro rispetto va soprattutto alle persone che garantiscono che la vita, in questa occasione particolare, si svolga più o meno in modo normale".
Nel suo discorso il capo dello Stato ha sottolineato più volte che i cittadini sloveni devono aiutarsi a vicenda, "prendendosi cura l'uno dell'altro". Un grande aiuto, secondo Pahor, è essere gentili con il prossimo in qualsiasi situazione. "Questo genere di crisi mettono alla prova il temperamento umano. Ora dobbiamo mostrare il meglio di noi stessi. Coraggio, cuore e solidarietà".
Pahor ha ricordato che, d'ora in poi tutti gli sforzi dello Stato e della società saranno volti ad affrontare l'emergenza, saranno inoltre attivate tutte le forze di difesa e soccorso. "Nessuno sa quanto tempo passerà prima che il nostro Paese e tutto il mondo si riprenderà dall'epidemia. Anche quando riusciremo a battere il pericolo reale del virus, dovremo fare i conti con le conseguenze", ha avvertito il presidente.
Nessun paese al mondo ha esperienza nel combattere un problema del genere, perciò "questo richiederà tutto il nostro sapere, esperienze, saggezza, ma soprattutto rispetto reciproco e comprensione", ha aggiunto. "Sarà quindi necessario mantenere la calma e agire con buonsenso. La responsabilità di sé stessi e il senso di collettività sono ora cruciali", ha concluso Pahor, precisando di sapere che "sarà difficile, forse anche molto difficile, ma insieme ce la faremo. La fortuna aiuta gli audaci", ha detto ancora il capo dello Stato.
E. P.