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Prorogato lo stato di epidemia ancora per un mese. Restano in vigore il coprifuoco notturno, i divieti di assembramento, le regole per l'attraversamento dei confini regionali e nazionali, oltre a quelle specifiche dello spostamento tra comuni.
Tra i temi affrontati la situazione attuale e le necessità della comunità slovena all'estero, le opportunità e le sfide per il futuro e l'atteggiamento strategico della Slovenia sulla conservazione e la crescita dei connazionali all'estero.
Il Consiglio di programma di RTV Slovenia ha accolto ieri con 15 voti favorevoli, 4 contrari e 6 astenuti il Piano di produzione 2021.
Polemiche per l'obbligo di aver scaricata sul telefonino l'app di tracciamento dei contagi Ostani Zdrav, per poter muoversi tra i comuni.
Allentare per poi richiudere subito, questa potrebbe essere la linea del governo sloveno che si esprimerà sui passi a venire giovedì prossimo. Il ministro della salute Tomaž Gantar ha detto di essere preoccupato per la tenuta del sistema sanitario.
Trovato un accordo tra i membri del governo per riaprire da domani alcune attività commerciali. Dal 23 dicembre saranno, però, in vigore nuove misure, che potrebbero essere più rigide delle attuali ha annunciato il ministro Aleš Hojs su modello tedesco.
Sulla costa - ed in altre tre regioni - possono riprendere l'attività anche i negozi di abbigliamento, di scarpe, di atrezzatura sportiva e gli autosaloni. In regione libera circolazione tra comuni se si scarica l'applicazione #OstaniZdrav
Il governo intanto continua a discutere la settima bozza del decreto legge anti-Coronavirus, che potrebbe prevedere un approccio regionale, con misure decise sulla base del quadro epidemiologico a livello locale e non nazionale.
Si è parlato anche della possibilità di riaperture su base regionale in base al quadro epidemiologico locale, mentre il premier Jana ha escluso qualsiasi ipotesi di blocco del settore produttivo del paese.
Questa sera il governo potrebbe annunciare l'apertura di alcune delle attività commerciali, come richiesto dai rappresentanti di settore. Contrari parte degli esperti e il ministro della sanità Tomaž Gantar che temono il collasso del sistema sanitario.
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