Per frenare il caro benzina, in pochi giorni il prezzo per litro in Slovenia ha toccato livelli record e scongiurare un ennesimo aumento annunciato dai gestori dei distributori per oggi, il Governo ha corso ai ripari regolamentando il prezzo al dettaglio dei prodotti petroliferi. Sono state fissate le accise al livello più basso possibile e congelati i margini di guadagno per l'olio combustibile, ha annunciato ieri il premier Janez Janša che ha inoltre spiegato che si attingerà alle riserve strategiche nazionali quando ciò si renderà necessario. Janša ha detto che la Slovenia importa dalla Russia il 12% del suo fabbisogno di petrolio e circa il 25% delle sue necessità di benzina e gasolio.
L'esecutivo ha pertanto fissato un tetto massimo per litro per i carburanti più venduti ai distributori. 1,503 euro per la benzina 95 ottani, 1,541 euro per il diesel. Il provvedimento resterà in vigore per i prossimi 30 giorni. Il ministro dell'economia Zdravko Počivalšek ha affermato che l'obiettivo è calmare la situazione sul mercato dei carburanti, dopo l'impenata dei prezzi dall'invasione russa dell'Ucraina. Počivalšek ha ribadito che non c'è alcuna penuria di carburanti in Slovenia, che le scorte sono sufficenti e che i cittadini non hanno alcun motivo per preoccuparsi. Le soluzioni future, ha sottolineato, dipenderanno dalla fluttuazione dei prezzi sul mercato.
Da oggi è invece aumentato di un quarto l'olio per riscaldamento, il prezzo è salito da 1,018 euro a 1,264 euro per litro, quasi il 25% in più. (ld)