Ora bisognerà attendere l’avvallo degli organi direttivi delle quattro compagini, che si riuniranno in rapida successione. Tutto dovrebbe prendere corpo la prossima settimana, quando saranno noti tutti i dettagli. L’intesa era stata auspicata il mese scorso da Marjan Šarec La sua iniziativa non aveva mancato di indispettire gli alleati, che hanno dato ad intendere di non aver gradito troppo il suo gioco d'anticipo. In ogni modo l'ex premier aveva puntato su tre punti: la normalizzazione del paese, l'assegnazione della poltrona di premier al partito della coalizione che otterrà la maggioranza e l’indisponibilità di andare al governo con le forze che in questo mandato hanno appoggiato Janez Janša. Proprio su quest'ultimo punto non erano mancati una serie di distinguo, ma stando alle indiscrezioni l’intesa raggiunta non sarebbe molto lontana da quanto auspicato da Šarec.
Il quartetto di centrosinistra, superato lo sbigottimento iniziale, dopo l’insediamento del governo Janša, ha cominciato a lavorare di concerto per mettere in difficoltà il nuovo esecutivo. I tentativi di defenestrare il governo ed anche i suoi singoli ministri si sono tutti arenati però di fronte al voto in parlamento, dove la coalizione di centrodestra, nonostante formalmente non abbia la maggioranza, non è mai andata in crisi. A tenerla a galla i voti del partito nazionale, quello dei deputati del Desus e quelli delle minoranze nazionali.
Stefano Lusa