Dopo lunghe indagini la polizia di Capodistria ha inoltrato alla magistratura l'atto di accusa nei confronti di una cittadina italiana di 68 anni. La donna, sospettata di riciclaggio, aveva aperto in Slovenia - tra il 2014 e il 2016 - una decina di società che gestiva in maniera fittizia. Servivano, come sembra, per smistare i soldi provenienti da attività illecite: frode fiscale, truffa, estorsione, usura e collegamenti con un'organizzazione criminale. Gli inquirenti sloveni si sono avvalsi nelle indagini della collaborazione con le forze dell'ordine italiane. La donna comparirà di fronte al gip. Il codice penale sloveno prevede per il reato di riciclaggio fino a otto anni di carcere. (red)
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