Matej Arcon e Massimiliano Fedriga (Foto: ARC)
Matej Arcon e Massimiliano Fedriga (Foto: ARC)

L’organizzazione, ma soprattutto le opportunità offerte dalla Capitale europea della Cultura 2025 sono state al centro dell’incontro che il ministro per gli sloveni nel mondo, Matej Arcon, ha avuto a Trieste con il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.
I due hanno parlato per poco più di un’ora, confrontandosi soprattutto su GO!2025, e più in generale, ha detto Arcon al termine dell’incontro (che si è svolto, ha spiegato “in uno spirito molto amichevole”) dell’importanza della cooperazione reciproca “per costruire il nostro futuro comune su progetti condivisi, come quello della Capitale europea della cultura, e per promuovere questo territorio comune in tutti gli eventi in cui siamo presenti”. GO!2025, ha aggiunto “è davvero un evento che attendiamo con impazienza e oggi abbiamo concordato alcuni aspetti anche a livello operativo, su come sarebbe utile rafforzare ulteriormente i preparativi per l'inizio di questa Capitale europea della cultura”.
“La Capitale europea della cultura – ha aggiunto Fedriga - unirà in maniera ancora più forte il nostro territorio con quello confinante: ci sono numerose le iniziative che stiamo sviluppando insieme, in grande sintonia, nella realizzazione di progetti portati avanti in modo coordinato, congiunto e condiviso. GO!2025 – ha aggiunto – a mio parere è la prima vera Capitale europea della cultura, perché rappresenta i valori di unità e fratellanza fra due Paesi che, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo a livello internazionale, sono la vera essenza dell'Unione europea a cui bisogna sempre tendere". Fedriga ha anche proposto alla Slovenia di essere presente, accanto al Friuli Venezia Giulia, nel padiglione Italia all'Expo di Osaka in Giappone, per promuovere la Capitale europea della Cultura “in quel contesto di grandissimo respiro internazionale".
Altro tema centrale è stato quello della rappresentanza della comunità slovena in Italia in Consiglio regionale, un punto su cui Fedriga si era impegnato in campagna elettorale, ha detto Arcon, e a cui “sta dando priorità, con attività che stanno andando nella giusta direzione. Speriamo sinceramente che alla fine del prossimo anno si raggiunga il risultato, che sarebbe un'importante conferma per la nostra minoranza e una prova del buon rapporto di collaborazione tra la Regione e la Repubblica di Slovenia”. Lo stesso Fedriga ha sottolineato l’impegno in questo senso, considerando un seggio dedicato un’opportunità per la comunità slovena che, ha aggiunto, potrebbe portare le proprie istanze in Consiglio regionale con un proprio rappresentate indipendente dalle parti politiche.
Nessun commento invece sul recente voto del Consiglio comunale di Gorizia, che ha deciso di non revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, creando anche qualche imbarazzo in vista dell’avvio della Capitale della cultura: “Riguarda il comune – ha detto Arcon – e naturalmente non abbiamo parlato di questo. Non abbiamo parlato dell'uso della lingua slovena nel consiglio comunale, né della questione che avete menzionato riguardante ciò che è successo nel consiglio comunale di Gorizia. Abbiamo parlato di progetti futuri e di progetti che ci uniscono”.
È stata invece menzionata la recente decisione della Commissione consultiva regionale per la minoranza slovena, di assegnare al Primorski Dnevnik, per il secondo anno consecutivo, un contributo minore per rispetto agli anni precedenti. “Al presidente – ha detto Arcon - naturalmente ho menzionato questo argomento, e la promessa è che verificherà anche da parte sua se si può trovare una soluzione adeguata. Continueremo a rimanere in contatto”.

Alessandro Martegani