Il bacino idrografico di Padež, sui colli Birchini, proposto dal Ministero dell'ambiente, per il momento resta l'unica fonte idrica alternativa per l'approvvigionamento dei comuni della fascia costiera. Lo ha detto il sindaco di Capodistria Aleš Bržan, che ha ospitato la nona riunione di coordinamento tra i primi cittadini, ed ha annunciato, a breve, una riunione su questo tema con i rappresentanti del dicastero e con i sindaci del Carso, restii comunque a questa proposta. Non intendiamo forzare nessuno, ha detto Bržan, noi sosteniamo qualsiasi opzione valida che consenta l'approvvigionamento aggiuntivo dell'acquedotto di Risano. L'unico dato di fatto è che l'Istria ha bisogno di acqua e garantire una fonte idrica alternativa alla fascia costiera è una nostra priorità, ha sottolineato Bržan.
I sindaci stanno inoltre definendo la bozza del decreto sull'istituzione, al più tardi all'inizio del 2021, di un'amminstrazione comunale congiunta tra Capodistria, Isola, Piano e Ancarano; servizi e uffici comuni come ad esempio ispettorati, guardie comunali, protezione civile, revisione interna e urbanistica e pianificazione del territorio. Un'iniziativa che va nella direzione di abbattere i costi almeno della metà e il progetto, ha detto il sindaco, viene sovvenzionato dallo stato.
I sindaci hanno fatto poi il punto sulla candidatura di Pirano capitale europea della cultura 2025 e sottolineato la necessità di approntare una strategia comune a livello costiero in tema di cultura.
In merito all' apertura del confine italo sloveno, Bržan ha ribadito che i sindaci costieri, a differenza di quelli del goriziano, hanno optato per un approccio più prudente. La salute va anteposta a qualsiasi tipo di interesse economico, stiamo dimenticando troppo in fretta cosa abbiamo vissuto negli ultimi due mesi, comunque rispetteremo e appoggieremo qualsiasi decisione che il Governo prenderà in merito, ha dichiarato Bržan. (ld)