Decidere con il veto o tramite la maggioranza qualificata?” è stato questo il titolo dell’appuntamento che ha coinvolto i relatori. Pahor ha detto che l’argomento a livello europeo è molto attuale ed è frutto della situazione geopolitica globale, come la guerra in Ucraina. “Il dilemma se scegliere la possibilità di veto o la maggioranza qualificata come strumento decisionale è molto importante in questo momento” ha detto Pahor spiegando che tuttora a livello Ue determinate decisioni vengono prese con la maggioranza qualificata. Cerar, dicendosi europeista convinto, ha detto che solamente l’Ue ci permette uno sviluppo democratico, la possibilità di vivere nel benessere e seguire dei valori comuni intesi come un bene comune.
Miro Cerar: “L’Unione Europea deve consolidare i meccanismi di difesa e sicurezza, mentre quando parliamo di estendere la maggioranza nel processo decisionale, ha spiegato. Cerar, in determinata istituzioni come il Consiglio d’Europa o il Consiglio europeo invece propongo di essere cauti inquanto si parla di trasferire determinati diritti sovrani a queste istituzioni. Bisogna capire, ha detto l’ex ministro degli esteri, che sono soprattutto i paesi di piccole dimensioni a dover essere cauti inquanto potrebbero perdere l’identità a livello internazionale, più le decisioni verranno prese da una maggioranza e minore sarà il potere dei singoli stati, soprattutto quelli minori. Se si deciderà di intraprendere tale strada bisognerà trovare il consenso nazionale a livello parlamentare e dibatterne pubblicamente.
Ernest Petrič, professore di diritto e consulente del Presidente della Repubblica, ha invece ribadito che il mondo sta cambiando, i centri del potere sono cambianti e pure la ricchezza si sta trasferendo e il mondo è sempre meno occidentale. “Il futuro mondo sarà multipolare o bipolare” è la domanda che ci stiamo ponendo ha detto Petrič ribadendo che il punto di forza dell’Europa si basa sul cosiddetto soft power, che sarebbe il potere di persuasione.
Anže Logar, ex Ministro degli esteri, dicendosi europeista convinto ha detto che bisogna fare di tutto per mantenere in vita questa comunità
Anže Logar: “Per quanto riguarda la volontà di introdurre il metodo della maggioranza qualificata, mi auguro che questa venga attuata in seguito ad una ponderata riflessione; ha detto Logar, bisogna prima armonizzare gli interessi nazionali con quelli europei, decidere la procedura ottimale e poi in un secondo luogo difender le posizioni comuni, perché non ce via di ritorno alle decisioni prese”.
Dionizij Botter