A livello nazionale da domani sarà nuovamente permesso lo spastamento tra regioni e le manifestazioni fino a 10 persone. In base allo schema a semaforo tre regioni statistiche tra cui la costiero carsica passano in fascia gialla, le rimanenti 9 sono in quela arancione, come la Slovenia a livello nazionale. Da sabato riaprono le terrazze di bar e ristoranti in tutto il paese, nelle regioni gialle potranno ricominciare a servire i clienti negli spazi al chiuso a condizione che questi ultimi presentino un test PRC o rapido negativo, un certificato medico di guarigione da covid o avvenuta vaccinazione. Lo stesso varrà anche per le strutture ricettive, che riaprono i battenti in tutto il paese.
Alberghi, campeggi, ostelli o altre strutture potranno mettere a disposizione degli ospiti un massimo di 30 camere, nel rispetto delle disposizioni anticovid vigenti. Negli spazi aperti è consintita la presenza di una persona su 30 metri quadrati con obbligo di mascherina, assembramenti fino a 10 persone all'aperto ha ricordato il ministro degli interni Aleš Hojs, senza mascherina se si possono garantire le distanze. Domenica scatta il nuovo regime ai confini, non ci sono grandi novità ha detto il ministro, una riguarda l'ampliamento della lista dei vaccini riconosciuti dalla Slovenia per l'ingresso nel paese si aggiungono anche il siero russo, 2 cinesi e un indiano. I proprietari di immobili e coloro che svolgono assistenza a persone bisognose o familiari in Croazia avranno tempo 72 ore di tempo, e non più 48, per rientrare in Slovenia con tampone negativo molecolare o antigenico, per chi non rentra tra le eccezioni, ha detto Hojs, dovrà esibire il test molecolare. Vale anche il certificato di guarigione dal covid se avvenuto negli ultimi 6 mesi, e se si è vaccinati ed è passato il periodo necessario, indicato nel decreto, dalla prima o seconda somministrazione.
Il segretario di stato al ministero dell'economia Simon Zajc ha specificato inoltre che i locali potranno continuare a servire dalle 7 alle 19, senza limitazioni orarie il servizio di asporto. Restano validi anche quest'anno i vaucher turistici emessi lo scorso anno da spendere nelle strutture ricettive nazionali.
Il direttore dell'Istituto nazionale di salute pubblica, Milan Krek, valuta intanto che, sulla base delle annunciate consegne di vaccini anticovid, entro la fine di giugno potrebbe venir vaccinato almeno il 50% della popolazione, tra cui il 63% di adulti. Krek concorda con Mateja Logar, a capo del gruppo consultivo di esperti, e avverte: gli allentamenti, con la ripresa di molte attività e il mancato rispetto delle misure igienico-sanitarie potrebbero far peggiorare molto rapidamente il quadro epidemiologico, pertanto invitano ad attenersi scrupolosamente ai provvedimenti. (ld,dd)