L'impegno per la sicurezza nei Balcani occidentali è estremamente importante per la sicurezza dell'intera Alleanza, soprattutto alla luce dei recenti eventi nel nord del Kosovo. Lo ha detto il ministro degli Affari esteri ed europei, Tanja Fajon, invitando il segretario generale della Nato, Mark Rutte, a visitare la regione che al momento risulta essere estremamente instabile. Anche la Slovenia, ha affermato ancora il ministro, contribuirà alla sicurezza dei Balcani occidentali con l'inaugurazione, lunedì prossimo, del centro di sicurezza informatica a Podgorica. Il centro è già operativo, gli esperti, anche dalla Slovenia, sono giunti nella capitale montenegrina per un interscambio di dati e informazioni e per fornire supporto professionale nella lotta contro le minacce ibride e informatiche. Fajon ha quindi invitato i ministri dei paesi alleati ad unirsi al progetto.
E a margine della riunione di due giorni dei ministri degli Esteri della Nato, Fajon ha dichiarato che non è ancora il momento opportuno per invitare Kiev a aderire all'Alleanza Atlantica. "Siamo tutti d'accordo sul fatto che si tratta di un processo irreversibile", ha spiegato. "Le procedure sono iniziate, l'Ucraina si sta avvicinando alla Nato e a riguardo non c'è nessun dilemma. I ministri però", secondo Fajon, in gran parte erano anche d'accordo sul fatto che "non è il momento giusto" per una decisione del genere. Inoltre, ha aggiunto Tanja Fajon, la Slovenia è favorevole ad una politica delle porte aperte dell'Alleanza, il che significa che la Nato è pronta per un allargamento quando però anche i paesi terzi saranno pronti.
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