Il primo ministro, Robert Golob, prima di entrare alla KPK. Foto: BoBo
Il primo ministro, Robert Golob, prima di entrare alla KPK. Foto: BoBo

La Commissione anti-corruzione (KPK) è un organo indipendente con il compito di vigilare su integrità e regolare svolgimento del settore pubblico, nel rispetto dello Stato di diritto. Può intervenire sia in maniera preventiva che in seguito a denunce dei cittadini, ma viene spesso definita una tigre di carta, perché la capacità di intervento è limitata. Eppure è proprio qui che oggi, a distanza di un anno pieno di rinvii e tecnicismi, si è presentato Golob, dopo che Bobnar ne ha denunciato i tentativi di politicizzare il lavoro della polizia. Al suo arrivo alla KPK il premier ha definito infondate le accuse e una farsa il proceditmento nei suoi confronti. Eppure Bobnar l'aveva scelta lui, dopo che da prima donna al vertice della polizia era stata silurata dal governo Janša per motivi che definì politici. Ma la ministra non voleva essere solo un simbolo e disse a più riprese che la politica doveva rimanere fuori dalla polizia, arrivando allo scontro. Dopo le dimissioni, Bobnar è diventata consigliere della presidente Pirc Musar, dettaglio non secondario perché si profila una triangolazione tutta politica in un momento complicato per il premier. Da un lato l'antagonismo di lungo corso con Bobnar, molto vicina a Pirc Musar con la quale i rapporti sono ai minimi termini. Dall'altro l'attacco a Janša, quando all'arrivo alla KPK ha detto che lo Stato di diritto è minacciato dalle parole del leader dell'opposizione contro la magistratura. E se i numeri in parlamento non sono un problema, la terza questione politica è ancora una volta con il ministero dell'Interno, perché proprio il sostituto di Bobnar, Boštjan Poklukar, è ora atteso da un'interrogazione parlamentare piena di incognite, dalla nomina del direttore generale della polizia alla gestione della sicurezza nel paese, fra migranti e criminalità organizzata. Non un buon viatico per un'audizione alla KPK rinviata per oltre un anno.

Valerio Fabbri

L'arrivo alla KPK dell'ex ministra dell'Interno Tatjana Bobnar e dell'ex capo della polizia (primo da destra) Boštjan Lendav, insieme ai rispettivi avvocati. I due hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Foto: BoBo
L'arrivo alla KPK dell'ex ministra dell'Interno Tatjana Bobnar e dell'ex capo della polizia (primo da destra) Boštjan Lendav, insieme ai rispettivi avvocati. I due hanno preferito non rilasciare dichiarazioni. Foto: BoBo