Le trattative, nell'arco della giornata, riguarderanno settore sanitario, autorità statali, istruzione, scienza e cultura. La proposta del governo ammonta a circa 847 milioni di euro, escludendo gli stipendi dei funzionari e dei direttori, ma l'intera riforma è stimata intorno a un miliardo di euro, lo ha affermato la Ministra dell’amministrazione pubblica Sanja Ajanović Hovnik. La nuova scala retributiva prevede una prima classe salariale al livello dell'attuale salario minimo e la più alta sette volte quella cifra, con aumenti salariali variabili per tutti i dipendenti pubblici, e l'entrata in vigore prevista per il primo gennaio 2025, con una fase di implementazione di tre anni soggetta a ulteriori negoziati sindacali. La dinamica dell’attuazione delle misure dipenderà dagli accordi che verranno presi con i sindacati di categoria. Oggi i negoziati prenderanno il via con i rappresentanti del settore sanitario dopodiché seguiranno quelli con i rappresentanti dell’istruzione. Sul tavolo negoziale vi è la proposta formulata dal governo che riguarda l’eliminazione delle anomalie salariali ovvero le disparità presenti tra le varie categorie e il passaggio alla nuova scala retributiva.
Dionizij Botter