Dopo gli interventi di Stefano Cerrato, Addetto culturale dell'Istituto Italiano di Cultura, Maurizio Tremul, Presidente dell'Unione Italiana, Jurij Giacomelli, Presidente del Forum Italo-Sloveno, cui si aggiungerà dopo anche Serena Marzoli, Direttrice dell'Agenzia ICE di Lubiana, l'Ambasciatore Paolo Trichilo ha ricevuto alcuni omaggi, prima di ringraziare sia le persone presenti (personalità afferenti al mondo imprenditoriale, finanziario, diplomatico, accademico, culturale, giornalistico, militare oltre che vari esponenti della società civile) che tutti i partner con cui ha avuto modo di lavorare nel corso del quadriennio di servizio a Lubiana.
"Sono stati anni pieni di iniziative in vari campi, come economico, cultuale, della beneficienza e vari altri settori - analizza Trichilo - Se c'è una parola che vorrei sottolineare è 'dialogo' tra due paesi confinanti, che hanno trascorso momenti difficili nella storia, ma che ormai sono paesi partner, membri dell'Unione Europea e alleati nell'ambito della NATO. Due paesi che hanno una straordinaria comunanza data dalle rispettive minoranze: la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia e la Comunità Slovena in Italia sono dei ponti naturali e, in questi anni - prosegue l'Ambasciatore - ho constatato con molto piacere che varie inizitive si sono sviluppate in maniera positiva e sono stati anche raggiunti dei risultati importanti, come ricordato anche dal presidente dell'Unione Italiana: per esempio il progetto Primis è molto importante, sia per il recupero di un importante immobile a Capodistria, sia perché ospiterà un museo multimediale dedicato alle minoranze, in primo luogo alla Comunità Nazionale Italiana. Vado via soddisfatto e contento soprattutto per le collaborazioni che ho avuto con tanti interlocutori, senza le quali non si potrebbero raggiungere risultati adeguati" conclude Trichilo.
Antonio Saccone