Da sinistra: Olenza Zelenska, moglie del presidente ucraino, Volodimyr Zelensky: la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar;; l'ambasciatrice di Francia in Slovenia, Florence Levy, presidente del comitato consultivo della Fondazione per il rafforzamento della sicurezza umana (ITF). Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Da sinistra: Olenza Zelenska, moglie del presidente ucraino, Volodimyr Zelensky: la presidente della Repubblica, Nataša Pirc Musar;; l'ambasciatrice di Francia in Slovenia, Florence Levy, presidente del comitato consultivo della Fondazione per il rafforzamento della sicurezza umana (ITF). Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria

L'Ucraina è impegnata a ricostruire più velocemente di quanto la Russia stia distruggendo, e per farlo ha bisogno del sostegno della comunità internazionale, senza mai dimenticare le vite perdute. Sono queste le parole più toccanti pronunciate da Olena Zelenska, di fronte ai 22 donatori della fondazione slovena impegnata nel rafforzamento della sicurezza umana. Solo nel mese di ottobre, i devastanti attacchi russi hanno distrutto circa 390 edifici a Kharkiv, la seconda città più grande del paese. Numeri che descrivono solo una parte della tragedia che da mille giorni si abbatte sull'Ucraina, perché, ha proseguito Zelenska, fra queste strutture molto spesso si trovano anche ospedali.

Foto: Ufficio della Presidenza della Repubblica di Slovenia (UPRS)
Foto: Ufficio della Presidenza della Repubblica di Slovenia (UPRS)

e negli ultimi tempi si è concentrata su programmi che mirano a rafforzare la salute mentale e il sostegno psicosociale ai bambini e alle loro famiglie, per dare alle vittime della guerra un futuro luminoso. La presidente si è subito defilata, ed è stato quindi il marito, Aleš Musar, a illustrare il lavoro della fondazione, e in precedenza ad accompagnare la first lady ucraina nella sua seconda e conclusiva giornata lubianese, caratterizzata da un piccolo incidente. Prima della visita alla Biblioteca nazionale e universitaria, infatti, l'agenda prevedeva una lezione alla facoltà di Scienze Politiche, ma all'ultimo momento l'impegno è stato cancellato. A far cambiare programma pare sia stato l'allarme creato da uno sconosciuto, il quale avrebbe gridato che la Russia ha vinto la guerra in Ucraina. Un episodio che ha consigliato prudenza, anche perché all'università di Lubiana erano attesi alcuni manifestanti del "Movimento sloveno contro la russofobia", presenti anche sabato scorso in centro a Lubiana durante la manifestazione per la pace in Palestina.

Valerio Fabbri

Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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Al centro, il marito della presidente Pirc Musar, Aleš Musar, che ha invitato Olena Zelenska in Slovenia. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Al centro, il marito della presidente Pirc Musar, Aleš Musar, che ha invitato Olena Zelenska in Slovenia. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria


La sede del governo con la bandiera ucraina. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
La sede del governo con la bandiera ucraina. Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
Foto: Valerio Fabbri/Radio Capodistria
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Foto: UPRS
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