Rinforzi alla frontiera meridionale, su richiesta della polizia. Altri 35 effettivi da impiegare nelle operazioni di controllo e pattugliamento assieme alle forze dell'ordine. Svolgeranno le loro mansioni nelle aree di competenza della direzione di polizia di Ilirska Bistrica-Villa del Nevoso, fanno sapere dall'esercito. Da tempo sono inquadrati nelle pattuglie miste altri 31 militari, presenti in diversi punti della frontiera in turni regolari di pattugliamento.
Quanti vivono nelle aree a ridosso della linea di confine con la Croazia, sono preoccupati, soprattutto dopo quanto accaduto negli scorsi giorni, quando un gruppo di migranti clandestini ha preso in ostaggio un anziano presso Črnomelj, nella Slovenia sudorientale, per raggiungere con la sua vettura il territorio italiano. Tre di loro sono stati fermati dalla polizia del vicino paese e consegnati alle autorità slovene. Ora sono in custodia cautelare, su decisione del giudice.
Il Ministro della Difesa, Karl Erjavec, ha detto di essere in costante contatto con il Ministro dell'Interno, Boštjan Poklukar, con il quale coordina quotidianamente le eventuali necessità per il controllo della frontiera. Sul piano operativo le attività vengono coordinate dal direttore generale della polizia, Tatjana Bobnar, e dal capo di stato maggiore delle Forze Armate, Alenka Ermenc. "Posso dire", cosi Erjavec, "che abbiamo effettivi dell'esercito pronti ad intervenire in qualsiasi momento per rafforzare la presenza lungo la frontiera meridionale, comunque da impiegare sempre in pattuglie miste con la polizia. Le forze armate non sono infatti autorizzate ad operare in forma autonoma, possono però aiutare le forze dell'ordine", ha spiegato Erjavec. Il Ministro dell'Interno, Poklukar, confermando un incremento degli effettivi misti nei comuni sul cui territorio sono più frequenti i passaggi illegali, ha valutato che non sussistono motivi per proteste e insoddisfazione, come quella di Črnomelj; la situazione, assicura, è del tutto sotto controllo.
Delio Dessardo