Dopo aver già affrontato le basi per l’attuazione delle riforme del sistema sanitario e retributivo, il 2023 viene annunciato dall’esecutivo come l’anno delle riforme. Il premier Robert Golob aveva annunciato già a febbraio che l’esecutivo intende diminuire la pressione fiscale sul lavoro e aumentare quella sul patrimonio. “Ci rendiamo conto che la Slovenia in questo momento è uno dei paesi che tassa maggiormente i redditi da lavoro mentre d’altro canto è il paese con la minore tassazione del patrimonio” ha affermato il premier. Bisogna innanzitutto determinare con precisone il reddito netto delle singole persone e la situazione patrimoniale, dopodiché toccherà alle modifiche. Queste andranno ad aumentare la trasparente del sistema, seguiranno le riforme della legislazione in materia di imposta sul reddito e sugli immobili. “Il timeline prefissato prevede la realizzazione delle modifiche sulla legge in materia di imposte sul reddito entro il 2024, mentre quella sulle imposte sugli immobili entro il 2025” ha precisato Golob. L’attuale imposta sui beni immobili, di competenza comunale, dovrebbe restare immutata, ha detto Golob “in linea di principio non abbiamo intenzione di interferire, le cose dovrebebro restare come stanno attualmente” ha detto. Il governo farà di tutto per trovare il consenso più ampio sulle modalità per attingere ai fondi necessari “le tasse hanno un solo obiettivo: vivere in uno stato socialmente giusto” ha detto. Il Ministro delle Finanze Klemen Boštjančič ha invece rilevato che la riforma parte dalla considerazione chiave che “le esigenze della società da una parte e il sistema tributario dall’altra non vanno nella stessa direzione, desideriamo perciò inglobare le nuove crescenti esigenze della società”. Gli interventi sono però limitati, stanno tornando le regole fiscali che vanno rispettate, ha sottolineato Boštjančič; il problema principale della legislazione fiscale è rappresentato dalle “soluzioni parziali” introdotte negli ultimi 20 anni. La riforma introdurrà la cosiddetta “tassazione al reddito netto, un sistema delle detrazioni, invece dell’attuale sistema delle attuali agevolazioni” ha spiegato il Ministro ribadendo che il sistema ne guadagnerà in trasparenza “impedendo le ottimizzazioni fiscali”. Il secondo ambito che riguarderà la riforma è invece quello degli immobili dove verrà introdotta una tassazione progressiva “ ma questa non riguarderà la maggioranza della popolazione, ha ribadito il Ministro.
Dionizij Botter