Significativo che non si registra nessun nuovo caso a Maribor dove giorni fa erano stati contagiati alcuni medici di un pronto soccorso. Torna ad essere Covid free, invece Nova Gorica. Tutti guariti i tre casi che si erano registrati una quindicina di giorni fa. Spento anche il focolaio di Jesenice, dove si era registrato un picco di 11 casi. Nella fascia costiera 4 casi anche a Pirano, anche se lì è da nove giorni che non si registrano ulteriori trasmissioni del virus.
In questa fase il virus è rientrato in Slovenia passando soprattutto dai Balcani. 16 contagi arrivano dalla Serbia, 13 dalla Bosnia, 4 dalla Macedonia e 3 dalla Croazia. Il governo ha deciso di non togliere Zagabria dalla lista dei paesi sicuri, accontentandosi delle rassicurazioni che sarebbero arrivate, ma che non sono state confermate da fonti croate, sulla limitazione della movida. I numeri avrebbero voluto che il paese fosse messo nella lista gialla. Il ministro della Salute Tomaž Gantar, avrebbe voluto che Zagabria fosse declassata, ma secondo l'epidemiologa Bojana Beović questo, comunque, non avrebbe impedito ai cittadini sloveni di entrare ed uscire liberamente dalla Croazia, ma avrebbe soltanto chiuso i confini per i croati che avrebbero voluto passare le vacanze in Slovenia. In questo periodo un notevole numero di sloveni sta passando le proprie ferie o le sta programmando nel vicino paese. Se i casi importati dalla Croazia dovessero aumentare non è comunque escluso che possa essere imposta la quarantena a chi rientra. Preoccupazione, comunque, perché non sempre è possibile accertare l’origine del contagio. Sta di fatto che ci si sta avvicinando al limite di 15 contagiati al giorno, un numero che preoccupa i virologi.
La situazione in Slovenia rimane, comunque molto favorevole: dei complessivamente 110 contagiati sono solo 8 le persone ricoverate in ospedale, nessuna di esse in terapia intensiva. Il governo ha vietato comunque assembramenti superiori a 50 persone, mentre per manifestazioni con più partecipanti, ma comunque limitate a 500, bisognerà avere l’autorizzazione dell’Istituto sanitario nazionale, che sarà concessa a partire da lunedì prossimo, quando i moduli saranno messi a disposizione. Le procedure sono ancora in via di definizione e per quello che è programmato questa settimana si potrà operare ancora in deroga e quindi senza l'autorizzazione dell'Istituto sanitario.
Stefano Lusa