Verificare i protocolli e le procediure da intramprendere in caso di contagio da coronaviurus, anche in accordo con Lubiana. Le varie istituzioni hanno deciso di rafforzare la collaborazione per ridurre la possibilità di contagio e il propagarsi del virus. Anche se al momento non c'è alcuna emergenza è necessario prepararsi all'eventualità.
Aleš Bržan sindaco di Capodistria che ha coordinato al riunione. "Probabilmente tutti i comuni in Slovenia si aspettano delle informazioni chiare cosa bisogna fare in caso di contagio da coronavirus da parte dello stato. Poi ci sono altre questioni di attualità come ad esempio il materiale sanitario di protezione che per adesso c'è ma c'è la possibilità che venga a mancare. Non c'è nessun bisogno di attuare alcuna situazione estrema per adesso, l'unica cosa è informare la gente meglio possibile delle precauzioni che hanno da prendere quindi lavarsi le mani e naturalmente evitare posti troppo affollati, evitare il contatto con persone che si vede che stanno male."
Nessun caso accertato nella nostra regione. Il direttore sanitario dell'Ospedale generale di Isola Dušan Deisinger ha smentito qualsiasi voce a riguardo, confermando che anche il nosocomio, in qualità di struttura sanitaria di livello secondario - il primo sono i medici di base, si sta attrezzando. Le visite sono limitate da diverse settimane a causa dell'influenza stagionale, ancora presente. Per il momento le strutture sanitarie costiere non dispongono di sale di isolamento specifiche. Si sta lavorando per l'acquisto di un container anti-contagio.
La direttrice sanitaria della Casa della sanità di Capodistria Ljubica Kolander Bizjak: "Le persone infette verranno comunque trasferite alla clinica per le malattie infettive di Lubiana. I prelievi vengono fatti a Capodistria ma gli esami vengono effettuati a Lubiana. Abbiamo i risultati in un paio di ore."
Se da una lato i rappresentanti del Porto di Capodistria hanno assicurato che sono stati approntati tutti i protocolli del caso e che è stata già attarezzata una sala di isolamento, il sindaco di Ancarano Gregor Stmčnik ha confermato che nel comune di Muggia, località di Lazzaretto, potrebbe ospitare un centro di ricovero per la quarantena come proposto dall'Italia. "Le zone di quarantena adottano rigide misure di sicurezza e pertanto sono più sicure, paure e timori sono infondati. La struttura sul confine italo sloveno non presenta rischi aggiuntivi per quest'area, nè per gli abitanti di Ancarano nè per quelli di Capodistria." (ld)