"Faremo di tutto affinché le forze verranno indirizzate per il bene di tutti i cittadini", ha esordito il nono premier sloveno durante il giuramento. Un governo di minoranza, costituito dal cosiddetto pentapartito più il sostegno della Sinistra, la quale continua definirsi un partito d'opposizione, avrà un'ardua impresa a governare il paese per i prossimi quattro anni.
La proposta inoltrata da 5 partiti del centrosinistra di affidare a Marjan Šarec l'incarico di formare il nuovo governo, il tredicesimo, è passata dopo le estenuanti riunioni condotte dal cosiddetto pentapartito.
Šarec incaricato dal pentapartito più il sostegno della Sinistra nel suo intervento ha precisato che "il futuro governo sarà di minoranza, ciò però non andrà a minarne la stabilità. Oggi è un giorno importante che porterà alla formazione di un governo stabile e operativo entro settembre", ha detto Šarec.
Il futuro premier tra i compiti dell'esecutivo, ha puntato sulle misure volte a migliorare la situazione vigente nella Sanità, puntare sulla sicurezza del Paese e consolidare le misure lungo il confine esterno. Nel suo discorso ha inoltre puntato sul consolidamento delle finanze e lo sviluppo economico del Paese. Migliorare le condizioni dei pensionati e la lotta al precariato sono stati altri due punti toccati da Šarec.
Tra i temi internazionali il futuro premier ha inoltre parlato della soluzione del contenzioso confinario con la Croazia e l'avvio dei preparativi per la futura Presidenza slovena del Consiglio Ue.
Il pentapartito dovrà ora superare le divergenze sulla spartizione di determinati dicasteri, il Ministero della Salute sembra destinato alla Lista Šarec, considerato che gli altri partner della coalizione non hanno mostrato interesse a guidarlo.
Šarec avrà 15 giorni di tempo, fino al primo di settembre, per presentare alla Camera la lista dei nominativi alla guida dei vari Ministeri, alla quale seguirà il voto in aula.
Oltre al sostegno del pentapartito composto da Lista Marjan Šarec, SD, SMC, Pensionati del DeSUS e Partito Alenka Bratušek, più l'appoggio esterno della Sinistra, gode anche del sostegno dei due candidati ai seggi specifici per le comunità nazionali italiana e ungherese, Felice Žiža e Ferenc Horvath. Žiža ha detto che i due membri al seggio specifico non possono fungere da componente del governo, ma di semplice sostegno in base alle esigenti delle comunità nazionali. "Queste condizioni vengono garantite in parte da Šarec, di conseguenza lo appoggeremo", ha detto Žiža, precisando che il governo avrà il compito di far rispettare i diritti acquisiti, il bilinguismo nelle zone miste e aumentare i fondi destinati alle due minoranze.
Critici durante il dibattito invece sono stati i parlamentari del centro destra, NSi, Partito Democratico e Nazionale. "Gli elettori non desiderano questo governo che avrà comunque vita breve", sostengono.