Il primo e unico punto all'ordine del giorno dell'odierna sessione straordinaria comprende il dibattito e la votazione della proposta inoltrata da 5 partiti del centrosinistra di affidare a Marjan Šarec l'incarico di formare il nuovo governo. Šarec, incaricato dal pentapartito più il sostegno della Sinistra nel suo intervento, precisando che il futuro governo sarà di minoranza, ha detto che non andrà a minarne la stabilità; oggi è un giorno importante che porterà alla formazione di un governo stabile e operativo entro settembre ha detto Šarec. Il futuro premier tra i compiti dell'esecutivo, ha puntato sulle misure volte a migliorare la situazione vigente nella Sanità, puntare sulla sicurezza del Paese e consolidare le misure lungo il confine esterno; nel suo discorso ha inoltre puntato sul consolidamento delle finanze e lo sviluppo economico del paese. Migliorare le condizioni dei pensionati e la lotta al precariato sono stati altri due punti toccati da Šarec.
Tra i temi internazionali il futuro premier ha inoltre parlato della soluzione del contenzioso confinario con la Croazia e l'avvio dei preparativi per la futura Presidenza slovena del Consiglio Ue. Il dibattito parlamentare durerà circa 4 ore dopodiché si passerà al voto in forma segreta. Il centro sinistra sembra intenzionato a scongiurare una terza tornata di consultazioni. Ricordiamo che oggi a mezzanotte si chiude infatti il secondo turno per la ricerca del mandatario; una mancata votazione significherebbe per Šarec, e i partiti che lo sostengono, dover affrontare una terza tornata di consultazioni che potrebbe determinare un ritorno di Janez Janša, leader dell'SDS, quale possibile mandatario. Se eletto, Šarec appoggiato dal pentapartito più il sostegno della Sinistra avrà 15 giorni di tempo per presentare alla Camera la lista dei nominativi alla guida dei vari Ministeri, alla quale seguirà il voto in aula.
Oltre al sostegno del pentapartito composto da Lista Marjan Šarec, Sd, Smc, Pensionati e Partito Alenka Bratušek più l'appoggio esterno della Sinistra gode anche del sostegno dei due candidati ai seggi specifici per le comunità nazionali italiana e ungherese, Felice Žiža e Ferenc Horvath.
Žiža, ha detto che i due membri al seggio specifico non possono fungere da componente del governo, ma di semplice sostegno in base alle esigenze delle comunità nazionali.
Queste condizioni vengono garantite in parte da Šarec, di conseguenza appoggeremo Šarec, ha detto Žiža, precisando che il governo avrà il compito di far rispettare i diritti acquisiti, il bilinguismo nelle zone miste e aumentare i fondi destinati alle due minoranze.
Critici durante il dibattito invece i parlamentari del centro destra, Nsi, Partito Democratico e Nazionale.