Il Ministro delle Finanze, Andrej Bertoncelj, rivolgendosi ai deputati, ha ribadito che scopo primario è quello di ridurre il costo del lavoro, aumentando così la competitività dell'economia slovena. "Tutti coloro che lavorano staranno meglio economicamente", ha assicurato. Nei prossimi 4-5 anni seguiranno in varie fasi provvedimenti aggiuntivi, sempre indirizzati verso un maggior benessere e la sicurezza sociale. Bertoncelj ha ricordato anche gli sgravi fiscali apportati all'integrazione annuale per le ferie, entrati in vigore ancora prima dell'estate e con benefici in termini finanziari per i lavoratori da 150 a 381 euro all'anno, tutto quindi a favore dell'aumento del potere di acquisto. Le modifiche incluse nel pacchetto fiscale riguardano tra l'altro la scala retributiva per la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche e l'imponibile dai redditi delle persone giuridiche. Le principali novità si riferiscono proprio alla scala retributiva; restano cinque scaglioni, con l'innalzamento però della quota, per alcuni si riduce il tasso applicato per calcolare il tributo; ciò riguarda in particolare quello più basso, ha spiegato Bertoncelj. Gli sgravi avranno come conseguenza un minore gettito nel bilancio dello stato, circa 140 milioni di euro, pertanto è prevista una maggiore tassazione degli utili da capitale a partire dal 2020, dal 25 al 27,5 per cento, inclusi i redditi da locazione. Viene introdotta inoltre la quota minima di tassazione dei redditi delle persone giuridiche, pari al sette percento. "Dobbiamo però essere prudenti", avverte il ministro Bertoncelj, "stiamo assistendo ad un rallentamento della crescita, anche se in Slovenia è meno marcato rispetto ad altri paesi".
Delio Dessardo