Il capo dello Stato sloveno, Borut Pahor, ha definito la conversazione con l'omologo albanese, Ilir Meta, "lunga e sincera". Secondo quanto reso noto dall'Ufficio del presidente, Pahor ha espresso la speranza che al summit del Processo Brdo-Brioni, che celebrerà il suo decimo anniversario il prossimo 17 maggio a Brdo presso Kranj, i leader - nel documento finale - diano un messaggio forte e convincente sull'importanza del processo di allargamento dell'Unione europea, che deve essere più rapido e puntare non soltanto verso un singolo stato ma verso tutta l'area dei Balcani occidentali.
Pahor ha ricordato che al vertice si riuniranno i leader dell'iniziativa "che da dieci anni cerca di incentivare le riforme nei paesi dei Balcani Occidentali per una più rapida adesione all'Ue e incoraggiare Bruxelles a rimanere attiva e dinamica in questo progetto geopolitico". Sempre secondo il presidente sloveno, non si tratta soltanto di una questione geopolitica, ma anche "di importanza fondamentale per la pace, la stabilità e la sicurezza della regione e di tutta Europa".
Pahor è convinto inoltre che l'incontro del 17 maggio sarà uno più importanti degli ultimi 10 anni. Tutti i leader degli stati membri dell'iniziativa hanno già confermato la presenza al vertice, compresi tutti e tre i membri della presidenza collegiale della Bosnia-Erzegovina.
Nell'ambito dei preparativi al summit di Brdo presso Kranj, Pahor ha già incontrato i capi di Stato del Montenegro e della Macedonia del Nord nonché i tre membri della presidenza della Bosnia-Erzegovina. Presto avrà anche un incontro con i presidenti di Kosovo, Serbia e Croazia.


E. P.

Foto: Twitter di Borut Pahor
Foto: Twitter di Borut Pahor