Il paese ha bisogno di un governo con una solida maggioranza e un programma di lavoro, sia che si vada ad elezioni anticipate, sia che si formi una nuova coalizione in questo mandato parlamentare. Lo dice il presidente della repubblica, Borut Pahor. In questo modo, cosi il capo dello stato, verrebbe dato un segnale chiaro e cioè che i partiti formano una coalizione per realizzare un programma comune, non perché' si ha paura del voto. Rivolgendosi al corpo diplomatico, Pahor ha sottolineato che in tre decenni la Slovenia è riuscita a sviluppare un solido sistema politico democratico, pertanto le dimissioni del governo e il periodo necessario per dare vita a un nuovo esecutivo non dovrebbero avere alcuna conseguenza sulla stabilità economica e sociale del paese. La prossima settimana Pahor avrà consultazioni con i capigruppo parlamentari per verificare se esistono le condizioni per un nuovo governo o se è meglio andare alle urne. Pahor ha anche voluto dissipare ogni dubbio sulla validità, legittimità e legalità delle elezioni anticipate, se si andrà alle urne, in quanto i termini per rispettare la sentenza della Corte costituzionale che impone di adeguare alcuni punti della legge elettorale scadono appena a fine anno. Da segnalare, sull'argomento, che è stata inoltrata in Parlamento la proposta di modifica della legge in questione, che prevede l'abolizione delle unità elettorali e l'introduzione del voto di preferenza. La proposta è stata sottoscritta da 59 deputati; Lista Šarec, Socialdemocratici, Partito del Centro Moderno, Partito Alenka Bratušek, Nuova Slovenia, Sinistra, Partito Nazionale e i due deputati ai seggi specifici. L'iniziativa verrà illustrata la prossima settimana. Per la conferma delle modifiche alla legge elettorale è necessaria la maggioranza dei due terzi, quindi almeno 60 voti.

Delio Dessardo

Foto: MMC RTV SLO/BoBo
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