Tra le otto richieste mosse dal sindacato si insiste sulla giusta retribuzione, incluso il pagamento dell'aumento dei carichi di lavoro, oltre a valutare i rischi per la salute durante l'epidemia di covida-19 per tutti i lavoratori dell'istruzione.
Cinque minuti prima di mezzogiorno gli scioperanti si sono radunati davanti agli istituti voltando le spalle agli edifici per esprimere simbolicamente l'insoddisfazione nei confronti dell'atteggiamento del governo.
Vi aderiscono anche le scuole, comprese quelle dell’infanzia, della Comunità nazionale Italiani. Sono circa l’80 per cento al ginnasio “Gian Rinaldo Carli” di Capodistria, ha spiegato il sindacalista dell’istituto, Marco Apollonio, intorno all 90, invece, l'adesione alla scuola media tecnico professionale “Pietro Coppo” di Isola, in base alle stime del preside Alberto Scheriani. Gli insegnanti che non aderiscono allo sciopero svolgono lavori di preparazione e burocratici, che non mancano mai.
Non si sa quanto potrebbe durare la contestazione, visto che il sindacato aveva annunciato un’agitazione che durerà fino all'accoglimento delle richieste formulate.
La ministra per l’Istruzione Simona Kustec, si è detta rammaricata dello sciopero, ma pronta al dialogo, ricordando, però, che il governo si è impegnato a non approvare ulteriori oneri sistematici per le finanze pubbliche prima delle elezioni, che si svolgeranno il prossimo 24 aprile.