
Confermate le tre priorità dell’ultimo anno di mandato: pensioni, sanità e questione abitativa. L’appuntamento di Brdo è servito a perimetrare il raggio d’azione in vista dell’ultimo miglio, con il premier preoccupato a disinnescare almeno su questi tre temi l’inevitabile emergere delle diverse visioni politiche. Al termine del vertice, durato poco meno di quattro ore, Golob si è detto fiducioso che si vedranno risultati tangibili entro la fine dell’anno, termine ultimo prima dell’inizio di una campagna elettorale della quale si sentono già le prime avvisaglie. Sul tema sanità l’obiettivo è di rafforzare l'assistenza pubblica limitando il divario con i fornitori di servizi privati, soprattutto in termini di accessibilità e qualità. Per realizzarla serve però intervenire a piccoli passi, come dimostrano gli oltre 40 regolamenti attuativi e altri documenti adottati lo scorso anno. Per quanto riguarda la riforma delle pensioni, i negoziati con le parti sociali sono nella fase finale e dovrebbero concludersi entro la fine di questa settimana. Su questa partita l’equilibrio si gioca, al solito, fra percentuale contributiva e anzianità di servizio, ma Golob ha rassicurato che non si farà leva sugli anni di contributo, e non si supereranno quindi i 40 anni di impiego. La questione abitativa è quella più spinosa, ma anche quella sulla quale la coalizione si è esposta di più al termine del vertice. Il governo ha deciso di stanziare 250 milioni di euro per avviare la costruzione di oltre 2.000 abitazioni con affitti a prezzo controllato, nonostante in media ne siano state costruite 200 negli ultimi 20 anni. Il messaggio è quindi chiaro: saranno questi i tre temi da realizzare, anche perché riguardano tutte le generazioni e potranno portare i consensi di cui tutti sono alla ricerca per un secondo mandato. Anche perché sullo sfondo rimangono accese due spie lampeggianti. Da un lato il tema delle spese in ambito difesa, sul quale pesano i mal di pancia di Socialdemocratici e Sinistra/Levica. Dall’altro l’opposizione, che punta sui due referendum dedicati a pensioni e sanità. Il conto alla rovescia in vista delle elezioni forse con oggi è già iniziato.
Valerio Fabbri