Tra le 5 Regioni statistiche escluse dal nuovo provvedimento, figurano anche l'area costiero carsica e il goriziano, si tratta di aree dove l'incidenza cumulativa degli ultimi 14 giorni e ben inferiore alla soglia dei 140 contagi ogni centomila abitanti. Le nuove misure restrittive riguardano in particolare le sette regioni statistiche, concentrate tutte nella Slovenia centrale, dove appunto sono scattate le nuove misure come previsto dal terzo stadio della fase arancione che prevede la messa in quarantena delle aree e comuni più a rischio.
Gli eventuali spostamenti saranno possibili se non per esigenze inderogabili. Il Ministro degli interni Aleš Hojs ha individuato 11 eccezioni, si tratta delle stesse già adottate in primavera durante il primo lockdown. Saranno consentiti gli spostamenti per motivi di lavoro, l'acquisto di beni di prima necessità, per l'attività agricola o forestale, la tutela della salute, ed ancora in caso di possesso di una proprietà al di fuori del proprio comune o per utilizzare i voucher turistici. "Chiunque abbia prenotato un soggiorno per sfruttare il buono turistico potrà approfittarne anche al di fuori della propria regione", ha spiegato Hojs. Per chi abita nella zona rossa, sarà possibile recarsi anche al di fuori di essa. Gli interessati dovranno però certificare il passaggio tra regioni con un documento appropriato. Ad esempio, per accedere ad un terreno agricolo situato in un'altra zona o regione dovrà presentare l'estratto dal registro fondiario. I possessori di seconde case poi e i possessori di una residenza temporanea e una fissa dovranno optare per una sola delle due. I confini virtuali delle regioni statistiche saranno monitorati dalla polizia che effettuerà controlli a campione, ha sottolineato il ministro degli interni Hojs.
Nelle zone rosse si aggiunge inoltre l'uso obbligatorio della mascherina anche all'aperto, previste limitazioni per chi fa sport, chiuse determinate attività come bar e ristoranti se non situati in una struttura ricettiva. Da oggi eventi pubblici, culturali, funzioni religiose e matrimoni, possono svolgersi solo previa autorizzazione del Ministero della Salute pubblica. Scatta invece il divieto di visite nelle case di riposo e negli ospedali, chiuse palestre e impianti sportivi, come pure sospese le attività agonistiche amatoriali. Scattate limitazioni anche per parrucchieri e centri estetici, i clienti dovranno accedere ai locali uno alla volta, nonché' sono sospese tutte le operazioni e le attività sanitarie non urgenti.
Corrado Cimador