Tanja Fajon, candidata a guidare il ministero degli Esteri, ha esordito rendendo omaggio allo scrittore Boris Pahor, morto all'età di 108 anni e considerato il più importante scrittore e intellettuale sloveno triestino e una delle voci più significative della tragedia della deportazione nei lager nazisti. "La sua scomparsa - ha detto Fajon - mi ha segnata profondamente".
Fajon ha quindi ringraziato il ministro uscente agli Affari esteri, Anže Logar, per il lavoro svolto e affermato - "Dobbiamo fare molto e dobbiamo lavorare insieme". In merito alle priorità e alle linee strategiche del ministero, Fojon ha annunciato una politica estera coerente e inclusiva. Ha sottolineato l'importanza di stabilire buone relazioni con i paesi vicini e sostenuto l'allargamento dell'UE ai Balcani occidentali. Cercherà soluzioni alle questioni aperte con la Croazia, nel pieno rispetto della sentenza del tribunale arbitrale sulla frontiera tra Stati. "Stiamo sostenendo l'integrazione della Croazia nell'area dell'euro e nell'OCSE nel rispetto delle condizioni, la Slovenia sostiene anche l'allargamento dell'area Schengen e l'integrazione della Croazia, della Bulgaria e della Romania. Ma prima della riforma delle regole di Schengen sarà difficile raggiungere un accordo sull'allargamento tra gli Stati membri. La politica estera, europea e di sicurezza slovena deve recuperare dignità, credibilità e consolidarne la fiducia" - ha detto Fajon. La Slovenia vuole essere al centro dell'Unione europea e, a questo scopo, intende anche rafforzare le politiche comuni dell'UE. Fojon intende anche implementare il suo impegno per il multilateralismo e sostenere il diritto internazionale. "Essere la prima candidata donna per la carica agli esteri in 30 anni di indipendenza è un segnale" - ha detto ancora Fajon - che si tratta di un dicastero che abbisogna di una svolta ed annunciato che la nuova legge del governo prevede anche un cambio di denominazione in Ministero degli Affari esteri e degli Affari europei.
La candidata alla carica di ministro della Giustizia, Dominika Švarc Pipan, ha evidenziato, tra l'altro, lo Stato di diritto come ideale per tutti. L'impegno a questo principio è, a suo avviso, un presupposto essenziale per ripristinare la fiducia nella società. Ha inoltre elencato alcuni cambiamenti legislativi.
Nel pomeriggio sara' la volta di Marjan Šarec alla difesa e Tatjana Bobnar agli interni.
Domani chiuderanno le audizioni dei candidati alla guida dei dicasteri gli aspiranti alla Salute, l'Ambiente, l'Agricoltura, l'Infrastruttura, il Lavoro e la Cultura. Già sabato avevano illustrato i loro programmi e superato agevolmente la prova i futuri capo dicastero all'Economia, Istruzione, Coesione, Sloveni nel mondo e Digitalizzazione.
Mercoledì è prevista la sessione straordinaria della Camera di Stato per la conferma in blocco della nuova compagine governativa.
Corrado Cimador