Anže Logar appena superato con un successo storico per la destra slovena il primo turno delle presidenziali ha affermato in un messaggio conciliante che “Da oggi in poi decidiamo il futuro del paese per i prossimi cinque anni, possiamo dividerci tra quelli di sinistra e quelli di destra, ma a contare saranno il dialogo e lo spirito di vittoria”. Logar ha intanto già intascato il sostegno del suo partito, quello democratico di Janez Janša, da Nuova Slovenia e dal SLS, il Partito popolare. Il leader del SDS, Janez janša, si è augurato che il secondo turno metta a confronto le visioni dei due candidati “se a emergere sarà uno scontro di valori, come lo ha annunciato la Pirc Musar, da una parte troveremo quelli dell’indipendenza slovena mentre dall’altra quelli delle oasi fiscali” ha commentato Janša con il suo solito cinismo in riferimento ai fondi che il marito della controcandidata avrebbe investito nei paradisi fiscali. Sempre il leader SDS ha ricordato che la candidatura di Logar ha ottenuto luce verde già in estate “Logar ha però deciso di candidarsi con il sostegno dei cittadini, non solo quelli degli elettori del SDS ottenendo più voti rispetto a quelli ottenuti dall’SDS alle ultime politiche”. Intervenuto pure Milan Kučan, il primo Presidente sloveno e grande nemico politico di Janša, il quale via Twitter ha detto in riferimento al risultato ottenuto da Nataša Pirc Musar che è tempo di una donna alla Presidenza “Comprende l’importanza della funzione e sarà in grado di difendere i suoi valori e posizioni nel quadro delle suo competenze” ha affermato. L’ex Presidente ha poi valutato che l’esito del voto non rappresenta assolutamente una sconfitta per la coalizione al governo, ma la decisione di puntare insieme su un candidato, in riferimento a Brglez, sarebbe stata secondo Kučan un’ottima decisone. Si è fatto sentire pure sentire l’ex Presidente Danilo Türk sostenendo la Pirc Musar, ha detto che al secondo turno va di scena una netta polarizzazione dello scontro politico.“La Musar ha ottime possibilità di diventare la prima donna Presidente” ha detto Türk aggiungendo che gli elettori si attendono da lei soprattutto la sincerità che Logar sicuramente non può garantire, ha commentato Türk mettendo in dubbio l’indipendenza del candidato Logar e il suo distanziamento dal SDS. Romana Jordan Cizelj l'unico deputato del SDS che fa parte dello staff elettorale di Logar ha spiegato che il candidato ha deciso di presentarsi da indipendente alla corsa elettorale per sottolineare l'importanza della capacità di unire le persone da parte del Presidente della Repubblica dimostrato dal candidato anche con il distanziamento su determinati temi da quella che è invece la posizione ufficiale del Partito Democratico. La collega di partito Eva Irgl ha detto che l'ex Ministro degli esteri SDS “ha dimostrato di saper unire e collaborare con le persone”. Anže Logar, deputato alla Camera, ex Ministro degli esteri nel precedente governo di centro-destra, ha spiegato che il suo obiettivo è quello di garantire uno standard elevato di vita nel paese. “Due volte all’anno indirò un incontro due volte all’anno con i presidenti dei partiti parlamentari e formalizzerò il forum di cooperazione dei vertici della politica slovena mensili” ha detto Logar annunciando che intende unificare gli obiettivi strategici della società e dello stato e aumentare gli investimenti nella sicurezza. Logar è stato in grado di ottenere il migliore risultato mai ottenuto dal centrodestra alle presidenziali, anzi i voti ottenuti hanno superato il risultato ottenuto alle ultime parlamentari dal suo Partito, SDS. "Si deciderà che Slovenia vogliamo nei prossimi cinque anni, le possibilità sono molte, abbiamo più opzioni, possiamo continuare a dividerci in destra e sinistra, ma personalmente ritengo che due siano le cose importanti: il dialogo e uno spirito vincente”, ha detto Logar
“Mi sento molto bene sono contento, nelle prime due settimane ho svolto molti incontri “sul campo” inquanto non vi erano previsti i confronti elettorali, mentre ora ci troviamo nella fase concitata dove i dibatti nei vari studi si susseguono a scapito della mia presenza sul campo”
Una campagna elettorale, al primo e anche al secondo turno molto corretta e che non ha dato spazio a cosiddetti colpi bassi
Anže Logar “Credo che così sia anche giusto. Di natura sono un politico, molto dipende anche dai candidati che si affrontano, io mi ritengo un politico moderato che punta sul dialogo e con questo approccio ho deciso di intraprendere la mia campagna elettorale e lo continuerò a fare. Essendo questo il mio “modus operandi”, anche le persone che hanno avuto la possibilità di collaborare con me ve lo potranno confermare. In qualsiasi situazione mi trovi farò sempre prevalere una concezione moderata della politica”
Il voto a Logar è l’espressione di un elettorato di centro destra, forse anche cattolico?
Anže Logar “No, se eletto, sarò il Presidente della Repubblica di tutti i cittadini. Mi rendo perfettamente conto che le persone hanno punti di vista differenti e alla fin fine questo aspetto va ad arricchire la nostra società, o non vorrei mai vivere in società dove a prevalere è il pensiero unico e di conseguenza rispetto e ascolto ogni posizione. L’impegno che ho preso nel momento che ho deciso di candidarmi è stato quello di essere il presidente di tutti e di considerare tutte le bellezze della Slovenia e delle buone persone che vi abitano per continuare a dividerci. Il mio appello in poche parole o meglio il mio obiettivo è quello di poterci stringere tutti la mano a termine del mio mandato di Presidente della Repubblica, di poter respirare a pieni polmoni e di impegnarci per rendere la Slovenia un paese vincente nei prossimi dieci anni. Abbiamo tutte le caratteristiche per farlo dobbiamo solo unirci e tirare fuori del nostro meglio”
Come valuta la situazione vigente nell’esercito sloveno, è in grado di affrontare le sfide internazionale e adempiere agli obblighi impartiti dall’Alleanza Atlantica
Anže Logar “La condizione nella quale si trova l’esercito sloveno non è quella richiesta dall’alleanza atlantica. Mi fa piacere che se ne renda conto pure l’esecutivo della Repubblica di Slovenia, il presidente del governo Robert Golob, a margine del vertice Nato svoltosi a fine luglio ha appunto affermato che la Slovenia aumenterà i fondi destinati agli investimenti militari e aumenterà l’ampiezza della dinamica degli investimenti e questi sono tutti segnali positivi per affrontare le future sfide e le minacce esterne. La Slovenia ha il compito di compiere passi importanti. Il Presidente della repubblica se ha delle esperienze internazionali può contribuire nella ricerca di un modello d’investimento in grado di offrire ai cittadini un potenziale di sviluppo e d’altra parte garantire un elevato livello di sicurezza per i futuri”
I rapporti con l’Italia e la Croazia durante il governo Janša dove lei è stato Ministro degli esteri sono stati ottimi
Anže Logar “Io mi baso sempre, o meglio, la mia filosofia è quella di puntare sempre sui rapporti interpersonali, questi sono la chiave di tutto. Perciò è di fondamentale importanza investire nei rapporti di buon vicinato e nel dialogo interpersonale e se seguiamo le affermazioni degli attuali, o ex mie colleghi agli esteri, potrete notare che mi hanno assegnato una nota personale di sostegno alla mia candidatura. Se hai dei buoni contattai a livello personale allora di conseguenza questo avviene anche a livello delle diplomazie. In due anni e mezzo abbiamo compiuto numerose importanti passi con i paesi vicini ma anche al di là dell’atlantico stipulando importanti partnership strategiche con importanti stakeholders internazionali. Ritengo che le sfide dinanzi a noi vadano affrontate immediatamente e le mie esperienze mi permetteranno di farlo già dal primo giorno”
Sarebbe disposto a partecipare alla commemorazione delle foibe di Basovizza
Anže Logar “Lei si riferisce alla posa delle corone dei fiori alla foiba di Basovizza e al monumento ai quattro fucilati sloveni, quest’anno ho partecipato alla commemorazione, la novantaduesima, in ricordo dei quattro fucilati sloveni. Sono contento che i discorsi pronunciati, anche quello del primo cittadino triestino, sono stati molto simili e concilianti come lo sono state quelli pronunciati il 13 luglio 2020. Se le devo rispondere concretamente, lo farei, se si tratterebbe di una visita doppia come fatto dal Presidente Borut Pahor”
Lei sarà il presidente che rappresenta un determinato elettorato, quello di centro destra
Anže Logar “Io credo che questa sia una divisone ormai passata, lo è ancor di più per un Presidente della Repubblica. Il capo dello stato lo è di tutti e credo che sia necessaria la moderazione e la consapevolezza che il Presidente della Repubblica si rivolge a tutti e non a una determinata parte dei cittadini. Credo che questo punto sia fondamentale per portare termine un buon mandato presidenziale; abbiamo già avuto presidenti che si sono rivolti a tutti e altri che invece hanno dato vita a polemiche con affermazioni infelici inquanto espressione di un determinato polo politico. Questa è la strada sbagliata, quella giusta e quella della moderazione di ampie vedute e che è in grado di dare ascolto a tutti e di andare incontro a posizioni diverse”
Se non verrà eletto si vedrà come il futuro leader del centrodestra
Anže Logar “Non ho un piano B, credo saldamente che avrò successo in queste elezioni. Ritengo e credo che le persone abbiano riconosciuto il mio impegno sincero nella ricerca delle soluzioni migliori e in questo aspetto voglio investire ogni mio sforzo”
Che opinione si è fatto su quanto sta accadendo con il programma informativo di Tv Slovenia 1
Anže Logar “Devo ammettere che gli ultimi quattro mesi non ho avuto modo di seguire quanto sta accadendo, sono in piena campagna elettorale dalle 7:30 e fino a mezzanotte. Praticamente ogni giorno da quattro mesi e mi scuso per non essere a conoscenza di quanto sta accadendo”
Cosa ne pensa invece di quanto è successo all’STA
Anže Logar “La vicenda risale al periodo di presidenza slovena all’Ue. Io ho lanciato numerosi appelli ai mei colleghi al governo di risolvere il prima possibile la vicenda e farlo possibilmente prima della presidenza per non macchiare questo importante evento. Sono soddisfatto che alla fine questa questione è stata risolta e lo hanno evidenziato pure i commissari europei e gli eurodeputati. Anche durante i discorsi conclusivi della presidenza sono state dette delle parole d’elogio non solo per la soluzione di questo problema, ma anche sulla nomina dei procuratori europei e su altri temi chiavi per lo sviluppo dell’Ue e singole direttive approvate durante la nostra presidenza. Voglio ricordare che abbiamo portato a termine qualcosa come 20 triloghi, un grande successo se confrontati alle presidenze che ci hanno preceduto”
Quale è la sua opinione sulle minoranze in Slovenia in generale
Anže Logar “Le minoranze rappresentano una ricchezza, il nucleo di un paese, facilitano la conoscenza reciproca e promuovono la comprensione, contribuiscono alla costruzione di una società aperta e da questo punto di vista appoggio tutte le iniziative che permettono uno sviluppo culturale e un’attiva inclusiva nei meccanismi che fanno funzionare la società e i sottosistemi statali”
Non avrebbe difficoltà nel collaborare con il governo di Robert Golob
“Riuscirei a collaborare con il premier Robert Golob senza alcuna difficoltà, qui non ce alcun dilemma, il Presidente della Repubblica collabora con qualsiasi governo e in questo modo aiuta pure i governi nell’attuare i compiti giornalieri, anche quelli più semplici, in un clima sociale adatto. Il capo dello stato deve inoltre armonizzare con l’esecutivo i punti di vista che riguardano le questioni strategiche per il paese; come sapete già all’inizio del mio mandato ho annunciato l’istituzione, ovvero l’inaugurazione del “Convegno sul futuro della Slovenia” nel quale verranno discusse le sfide strategiche e inoltre la formalizzazione del vertice della politica slovena dove in collaborazione con il premier e il Presidente della Camera e del Consiglio di Stato affronteremo il piano d’azione per l’attuazione di questi ambiti tematici definiti cruciali per lo sviluppo della Slovenia”
Chi è Anže Logar
Anže Logar “Uno sportivo convinto, una persona che ha una mentalità che lo porta a seminare prima per poi ottenere dei risultati e che crede che più si investe in un determinato rapporto e maggiore sarà il feedback. Mi impegno sempre affinché i compiti che realizzo vengano realizzati nel migliore modo possibile solamente così una volta chiuso con successo un determinato capitolo posso passare a quello successivo; le mie esperienze a capo della commissione contro le malversazioni bancarie e di controllo delle finanze pubbliche fino alla guida del Ministero degli esteri e alla Presidenza dell’Paramento europeo dimostrano che ho portato bene a termine tutte queste mansioni. Posso inoltre citare le due massime onorificenze che mi sono state assegnati dalle Repubbliche d’Italia e Lituania che testimoniano come affronto tutti i compiti con la massima dedizione”
Ben ritrovati da Dionizij Botter con questo speciale dedicato al secondo turno delle elezioni Presidenziali slovene che andrà di scena domenica. Da quanto sembra verrà insomma riproposto uno scontro storico tra destra e sinistra che potrebbe riaccendersi dopo la pacata campagna elettorale del primo turno. Per il secondo turno, Eva Irgl collega di partito del candidato Anže Logar, forte del 33,9 per cento del primo turno, ha sottolineato i valori che contraddistinguono il candidato e le sue esperienze, anche a livello internazionale in veste di Ministro degli esteri nel governo di centro destra. Nataša Pirc Musar, con il suo 26, 8 per cento dei voti ottenuti al primo turno potrà sicuramente contare sul sostegno dei partiti della coalizione di governo, sicuramente su quelli del premier Robert Golob e degli SD i quali hanno deciso di puntare al primo turno sul candidato Milan Brglez. Dejan Levanič degli SD a capo della campagna di Brglez non ha nascosto la sua delusione per il mancato raggiungimento del secondo turno, ma ha comunque detto che si è trattato di un risultato invidiabile che ha sancito una stretta collaborazione tra il Movimento Libertà e gli SD. Gli Sd hanno interpretato il risultato come un successo inquanto percentualmente il risultato ottenuto dal loro candidato sarebbe ampiamente superiore a quello ottenuto alle politiche “Non ce delusione, e la volontà degli elettori va rispettata” ha detto Golubović del Movimento libertà”. Secondo Golubović, inoltre, l’esito del secondo turno è scontata con la vittoria del centro sinistra, il quale ne uscirà più forte di prima. Ricordiamo che il Movimento libertà aveva proposto inizialmente la candidatura della ex giornalista e ambasciatrice in Svizzera, Marta Kos, la quale però ha rinunciato per motivi personali. Anche Dominika Švarc Pipan, Ministro della giustizia in quota Sd ha interpretato il risultato ottenuto da Brglez come una conferma del risultato ottenuto dai partiti di coalizione alle politiche primaverili. La peculiarità dell’esito va invece interpretata, secondo la Pipan, come il trionfo dei valori di centro sinistra a favore della parità dei sessi e del successo delle donne. Nataša Pirc Musar, dottore in giurisprudenza ci ha fatto compagnia sul piccolo schermo per sei anni come giornalista e conduttrice del Telegiornale di Slovenia 1 prima e poi per cinque anni su quello dell'emittente commerciale POP TV. Dal 2003 impiegata alla Corte Suprema e stata nominata su richiesta dell’allora Presidente della Repubblica, Janez Drnovšek, a persona autorizzata all’accesso delle informazioni di natura pubblica e nel 2009 dalla Camera di Stato e su proposta dell’allora Presidente Danilo Turk a garante della privacy. Oggi svolge la professione di avvocato specializzata nei media e diritti umani. Il volto nuovo vicino alla sinistra, Nataša Pirc Musar non è mai stata eletta a nessuna carica direttamente dai cittadini. È comunque riuscita ad ottenere un risultato sorprendente, raccogliendo il 10 per cento in più rispetto alla somma del resultato dei candidati dei partiti di governo. “Credo che la Slovenia sia in grado di superare la divisione, soprattutto, non voglio che queste siano legate al passato. Auguro sinceramente che possiamo unirci su questioni strategiche, c'è un consenso necessario tra sinistra e destra. Come un candidato apartitico, continuerò a combatterlo", ha detto la Pirc-Musar. Secondo la candidata il secondo turno va interpretato come uno scontro tra valori. La campagna, come già sottolineato si è svolta in un clima di relativa tranquillità e priva di colpi bassi, sentiamo Nataša Pirc Musar
Nataša Pirc Musar “Senza colpi bassi tra i candidati in lizza, eravamo in tutto sette e il livello di comunicazione è stato esemplare. Anche gli elettori mi hanno detto che la campagna poteva definirsi esemplare da questo punto di vista. È pero vero che molte cose accadevano però nelle retrovie di determinati media vicini ai partiti, da questo punto di vista la campagna è stata brutale per me, a livello personale e familiare e molto lunga. Io ho annunciato la mia decisone come prima dei candidati il 23 di giugno, più di quattro mesi or sono, ho intrapreso questo percorso senza il sostegno dei partiti tradizionali, la sfida maggiore è stata quella della raccolta delle sottoscrizioni necessarie. Se sei privo di una copertura partitica questo progetto può risultare veramente molto impegnativo, la campagna elettorale e stata indubbiamente il maggiore progetto della mia vita”.
Come si definisce in base ai valori nei quali crede
Nataša Pirc Musar “Sono liberale, difendo I diritti umani, i diritti libertari se preferite definirli così. Tutta la mia esistenza professionale l’ho passata ad occuparmi di temi quali lo stato di diritto e i diritti umani, credo in tutte queste cose e credo che il rispetto dei diritti umani sia la base che permette lo sviluppo della società, la convivenza di culture diverse e permette l’attuazione di una democrazia esemplare. Sono tutte cose nelle quali credo con fermezza, per non dimenticare il valore della libertà. Ritornando al discorso dei diritti umani trovandomi a Capodistria, non posso non pensare che qui si trovi minoranza italiana, dall’altra parte del confine, in Italia, quella slovena e che quindi anche i diritti minoritari fanno parte dei diritti umani fondamentali. Non esistono stati al mondo etnicamente puri, rendiamocene tutti conto. La convivenza delle culture diverse non deve portarci al passato ma deve indurci a guardare avanti a edificare lo sviluppo, che la Slovenia merita, e le comunità nazionali fanno arte di questo carro che ci sta trainando avanti”
Sarebbe disposta a partecipare alla commemorazione alla foiba di Basovizza
Nataša Pirc Musar “Direi prima di no che si”
Come commenta il rapporto che si è venuto a creare con il suo controcandidato, Anže Logar
Nataša Pirc Musar “Con il signore Anže Logar siamo praticamente insieme in campagna da moltissimo tempo ormai, entrambi abbiamo intrapreso le attività elettorali presto, in questo momento è in corso il quinto mese e sono molto contenta del livello di comunicazione che si è instaurato tra di noi. Logar mi ha sempre salutato come un vero gentlemen, anche quando avevamo gli stand elettorali uno vicino all’altro, è sempre venuto a salutarmi. Devo sottolineare che non mi sono per niente piaciuti gli attacchi perpetrati dai media che operano sotto l’influsso del suo partito, ma il suo atteggiamento è sempre stato corretto nei miei confronti e credo che resterà tale, come anche il mio nei suoi confronti”
Lei potrebbe essere la prima donna alla Presidenza dello stato dopo che ci ando vicina solamente Barbara Brezigar sconfitta da Janez Drnovšek al secondo truno nel 2002
Nataša Pirc Musar “Credo che sia giunto il momento che dop 30 anni sia una donna insediarsi nel Palazzo presidenziale. Non solamente per il motivo che si tratta di una donna ma perché siamo in grado di pensare diversamente, sprigionare un’energia diversa e gli elettori continuano a dirmi che l’aspetto più importante è il fatto che non appartengo ad alcuna forza politica tradizionale, il sesso è probabilmente un piccolo vantaggio, non certamente un valore aggiunto in termini assoluti”
La difesa del Paese e la membership nella Nato
Nataša Pirc Musar “La Slovenia è membro dell’Unione Europea e ciò non vieta la possibilità’ di avere delle proprie posizioni, la Slovenia è pure membro dell’Alleanza Atlantica, della Nato. Se eletta come futuro comandante supremo delle forze dell’ordine credo fermamente che sia molto importante per il futuro dell’Europa il mantenimento in vita ella Nato. La Slovenia non deve assolutamente pensare di uscire dall’alleanza, la difesa collettiva aiuta a garantire la pace nel mondo. La guerra in Ucraina, lo dico con dispiacere, ci sta fornendo un’altra immagine ci è vicina ma si tratta di un conflitto tra due paesi che non fanno parte della Nato. Il mio desiderio è che la professione di soldato dell’esercito sloveno diventasse più rispettato e valutato. Gli obblighi con la Nato sono molteplice, in primo luogo, dobbiamo aumentare il bilancio destinato agli investimenti negli armamenti, nell’aumentare il numero dei soldati, ma come voglio sottolineare la Nato non è fatta solo di fucili e carri armati, sto seguendo con attentamente l’utilizzo delle cosiddette doppie tecnologie, sono quelle utilizzate soprattutto in tempo di pace. Un bell’esempio è fornito dall’utilizzo degli elicotteri dell’esercito per spegnere il terribile incendio che si è verificato sul carso. Sono azioni appoggiate anche dalla Nato. E poi noi in questo momento non stiamo assistendo solamente a conflitti di tipo tradizionale con l’utilizzo di fucili e baionette come durante il primo conflitto mondiale ma stiamo sempre di più affrontando le guerre ibride e le nazioni piccole non possono essere così efficienti nella lotta a questi attacchi come lo sono le grandi organizzazioni come la Nato; mi riferisco in particolare agli attacchi informatici e altro”
Cosa ne pensa della situazione nella quale sta vivendo il programma informativo di Tv Slovenia Uno
Nataša Pirc Musar “Questa situazione mi sta facendo molto male, io ho lavorato per sei anni alla Tv nazionale per molti anni pure come conduttrice degli appuntamenti informativi centrali e prima della trasmissione “Odmevi” ovvero del terzo telegiornale e posso dire a riguardo che sto assistendo a malincuore a questi tentativi di smantellamento del servizio pubblico. Al referendum voterò ovviamente a favore della Legge sull’RTV perché ritengo che sia la strada giusta da percorrere. Bisogna limitare l’influenza della politica nel Consiglio di Programma dell’RTV di Slovenia che detiene tra le sue mani “le forbici e la carta”; quanto sta accadendo oggi al programma informativo di Tv Slovenia è vergognoso, lo è per la sfera politica che si è permessa di fare quanto ha fatto, le minacce perpetrate ai danni dei giornalisti con ammonimenti e azioni disciplinari, le assunzioni di persone che hanno un passato chiaramente politico, dove non ce più lo scrupolo delle assunzioni fatte, l’indifferenza nei confronti dell’opinione del intero paese il quale ha chiaramente constatato che Uroš Urbanija non può essere un direttore indipendente, che i giornalisti assenti recentemente fanno parte ana determinata fazione politica. Parlare di giornalismo equilibrato all’RTV di Slovenia è qualcosa di inconcepibile per me, parliamo troppo poco della professionalità giornalistica che un ente pubblico ha l’obbligo di garantire e mi auguro che la politica sarà in grado di trovare le forze necessarie per indietreggiare e togliere le mani dal servizio pubblico. Molto spesso sono stata critica nei confronti del partito socialdemocratico, SD i quali hanno avuto una grande influenza sull’Rtv pubblica, ma crede nelle parole della signora Fajon secondo la quale anche questo partito ha compreso che le ingerenze non fanno per niente bene al servizio pubblico offerto da RTV Slovenia”
Se eletta come collaborerà con l’attuale governo di centrosinistra guidato dal primer Robert Golob, non ci saranno problemi
Nataša Pirc Musar “Non lo so, se la collaborazione con l’attuale esecutivo sarà privo di problemi. Sicuramente sono contenta della futura collaborazione. Considerando che sono una candidata apartitica ho già detto più volte che anche alle persone che mi sono vicine non avrò problemi a dire chiaramente quali sono le cose che non mi piacciono. Priva di fardello politico potrò svolgere con facilita questo incarico”
Cosa ne pensa delle minoranze e la loro tutela
Mataša Pirc Musar “Mettiamoci bene in testa una cosa, se parliamo di minoranze e di diritti minoritari intesi come diritti umani fondamentali dobbiamo accettare ancora un altro principio di massima, ovvero per una coerente e responsabile convivenza di culture diverse in un determinato paese ne risponde sempre il paese nel quale le minoranze o i vari gruppi etnici risiedono. Gli stati vicini non dovrebbero ingerire nelle politiche dei singoli stati in questo ambito, possiamo promuovere la collaborazione anche ad alti livelli politico-istituzionali e evidenziare in quale ambito si potrebbero effettuare ancora dei miglioramenti sto dicendo tutto ciò perché sto osservando come nei Balcani occidentali certi paesi stanno tuttora ingerendo nei paesi confinanti con la scusa di seguire gli interessi minoritari. La nostra responsabilità comune è quella di arrivare ad un punto nel quale non parleremo più della tolleranza nei confronti delle persone che la pensano diversamente ma invece di accoglimento. “Aha, lasciamoli pure là dove si trovano” questa è la tolleranza mentre l’accoglienza implica una collaborazione attiva tra le parti e io sono sinceramente convinta che le differenze culturali ci possono solo che arricchire e lo crederò finché sono viva”
Chi è Nataša Pirc Musar nel suo tempo libero, nota per le sue numerose azioni legali è spesso stata immortalata anche in sella alla sua motocicletta
Nataša Pirc Musar “Ho più di un filtro, hobby che m permettono di scaricare la tensione dopo una giornata lavorativa molto impegnante; la mia professione di avvocato è impegnativa e mi capita di portarmi tra le mura domestiche i problemi dei miei assistiti. Mi piace giocare a Bowling, frequentare lezioni di canto e poi infine la moto, la mia passione principale che mi accompagna durante i mesi caldi. Insomma, consiglio a tutti di non abbandonare le cose che lo rendono felice, anche se verrò eletta alla carica di Presidente non intendo abbandonare le mie passioni”
La tensione prima del fatidico election day sta salendo il centrosinistra per il timore di ritrovarsi con un presidente espressione del centro destra, o ancora peggio con “un uomo di fiducia del leader SDS Janša”. Lo stesso premier Golob ha esordito al primo turno dicendo che “non permetteremo mai che venga eletto un Presidente vicino a Janša”. D’altro canto, la fazione opposta e chiaramene infastidita dalla possibilità di elegge una Presidente donna appoggiata dalle forze del passato di quello che chiamano “il clan di Kučan”. La Pirc Musar ha pure intascato recentemente luce verde da parte dell’Associazione dei combattenti NOB i quali hanno ribadito che si tratta di una candidata che merita la loro fiducia e che sarà in grado di difender lo stato di diritto, tutelare i diritti umani e la democrazia. Intanto in base alla maggioranza dei sondaggi effettuati dalle varie agenzie sarà la Pirc Musar a trionfare, molto dipenderà però dall’affluenza, ma la candidata sarebbe forte dei potenziali voti che al primo turno sono stati assegnati a Brglez e a Prebilič. Non dimentichiamo però che le elezioni possono sempre riservare delle grandi sorprese come quelle del 2016 negli Usa alle quali ha trionfato Donald Trump contro ogni pronostico, ma no serve guardare tanto lontano nel 2011 dove Slovenia Positiva di Zoran Janković ha battuto alle politiche con grande stupore l’SDS. Il successo di Logar dipenderà in grande misura dalla sua bravura nel mobilitare tutto l’elettorato di centro destra, al primo turno ha ottenuto 13 mila voti in più rispetto a quanti sono stati ottenuti dall’SDS alle ultime politiche.
Dionizij Botter