La posizione slovena in merito ad un possibile intervento in Venezuela verrà discussa durante la prossima seduta del Comitato esteri, lo ha annunciato il Presidente del Comitato, Matjaž Nemec. Il governo sloveno aveva approvato a fine marzo la proposta di riconoscimento del Presidente temporaneo Juan Guaido, con l’obiettivo di indire elezioni democratiche e trasparenti in Venezuela. Il Ministro degli esteri, Miro Cerar, aveva allora precisato che il gesto non implica il riconoscimento di un governo alternativo ma il riconoscimento del ruolo temporaneo di Guaido nell’impegno preso di traghettare il paese a elezioni democratiche e a un futuro governo legittimo. Questa decisone non è stata aprezzata dai partner di coalizione, gli Sd, il deputato Milan Brglez, in passato membro dell’Smc di Cerar, ha detto che questa decisone è un errore che comporterebbe ulteriori obblighi internazionali e un potenziale rischio di guerra civile in Venzuela. La sinistra ha addirittura definito inammissibile questa presa di posizione da parte del Ministro degli esteri. Durante la riunione del Comitato esteri Brglez ha inoltre richiesto ulteriori precisazioni al Ministro Cerar per quanto riguarda la definizione giuridica non vincolante dell’antisemitismo adottata dall’Alleanza Internazionale per il ricordo della Shoah e approvata dal governo il 20 di dicembre. Secondo Brglez questa definizione è troppo ampia e tende ad equiparare gli episodi di antisemitismo con la critica allo stato di Israele. Si tratta di una definizione non vincolante, ha ribattuto Cerar, sottolineando l’impegno alla lotta all’antisemitismo, indipendentemente dalle interpretazioni degli esperti.
Dionizij Botter
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