Positiva la valutazione del ministro dell'istruzione Simona Kustec. Soddisfatta per come è stato affrontato il rientro a scuola dopo 10 settimane di didattica a distanza e per il grande senso di responsabilità e comprensione dimostrato da tutti, alunni, genitori e corpo docente, in questa particolare circostanza. Sono rientrati in classe, ricorderemo, tra gli altri gli alunni del primo triennio della scuola dell'obbligo e gli studenti dell'ultimo anno delle medie superiori, che dovranno affrontare gli esami finali di licenza e la maturità. La prima prova, di lingua inglese, è fissata già per il 30 maggio.
Gli alunni delle none sono attesi in classe per il 25 maggio anche se da più parti è giunta la richiesta di posticipare di un altra settimana il loro rientro, come pure quello degli alunni della quarta e della quinta o di tutti gli altri studenti. Realisticamente parlando non succederà entro le prossime due settimane, la decisone sarà presa tenendo conto della situazione sanitaria e della possibilità da parte delle istituzioni scolastiche di garantire la sicurezza necessaria per il rientro di tutti, ha detto la Kustec. Il problema più grande evidenziato nel corso della giornata di ieri ha riguardato gli spazi, soprattutto per lo svolgimento delle attività sportive e quello delle sedi periferiche che devono garantire un distanziamento sociale adeguato. Da parte degli insegnati, qualche lamentela per l'obbligo di indossare la mascherina in classe tutto il tempo, che impedisce, dicono di comunicare al meglio con gli alunni del primo triennio che si affidano anche alla mimica facciale delle maestre.
Tutti gli altri alunni continuano per il momento a seguire le lezioni in modalità telematica, in questi giorni sono in corso le valutazioni e verifiche per i voti finali.
Per quanto riguarda gli asili, è tornato circa il 50 percento dei bambini, un rientro più "massiccio" è previsto, ha detto la Kustec, a partire dal primo giugno. Il Governo dovrebbe decidere, nell'odierna riunione, se prorogare fino alla fine del mese di giugno l'esenzione del pagamento delle rette delle scuole dell'infazia per coloro che decideranno di tenere i bambini a casa. (ld)