La ministra degli esteri, Tanja Fajon, presenta oggi a Bruxelles, ai colleghi dell'Unione Europea, l'iniziativa per la firma di un accordo internazionale sulla cooperazione nel campo del diritto penale. Ciò consentirà anche la cooperazione nel perseguire i crimini di guerra in Ucraina. Come detto dalla stessa Fajon all'arrivo alla riunione, sono 77 i paesi che hanno finora aderito alla proposta. Ha poi annunciato che Lubiana ospiterà a fine maggio una conferenza diplomatica a tale scopo. L'obiettivo è di instaurare un meccanismo per la cooperazione tra le autorità giudiziarie dei vari paesi dell'UE e di paesi terzi, per rendere più facile e snello lo scambio di informazioni nel contrasto ai crimini di vario genere. Garantirà tra l'altro la collaborazione nel perseguire e indagare su crimini contro l’umanità, crimini di guerra, altri crimini internazionali e genocidio. Questa convenzione internazionale, che consentirà la cooperazione con i paesi terzi, sarà di grande aiuto proprio nelle indagini sui crimini commessi dalle forze di aggressione russe in Ucraina. La Slovenia sta lavorando con Belgio, Olanda, e altri tre paesi, extraeuropei, nella messa a punto della convenzione che, come detto, ha già ottenuto l'adesione di quasi 80 stati. Ci si sta impegnando per convincere altri a fare lo stesso, ha detto la capo diplomazia slovena. Circa la tempistica per la preparazione e la successiva firma dell'accordo, ha rilevato che se ne saprà di più dopo la conferenza di fine maggio a Lubiana, dove interverranno numerosi esperti di diritto penale. In questo modo, ha concluso Tanja Fajon, la Slovenia dimostra di condurre una politica molto chiara nel perseguire i responsabili di crimini, come quelli in Ucraina.
Delio Dessardo