Iniziativa del Partito Alenka Bratušek per un governo di progetto, incaricato tra l'altro di approvare le modifiche alla legge elettorale. L'invito ad una riflessione in materia è stato esteso a tutti i partiti dell'arco parlamentare, ad eccezione di quello democratico, di Janez Janša. La leader del Desus, Aleksandra Pivec ha già confermato un confronto in settimana con il partito della Bratušek. Il presidente della repubblica, Borut Pahor avrà da domani a giovedì consultazioni con i gruppi parlamentari, dopo un primo incontro informale la scorsa settimana con lo stesso Šarec e il presidente della Camera di Stato, Dejan Židan. Pahor ha ribadito che la Slovenia ha bisogno di un governo con una solida maggioranza e con programma convincente a prescindere che esca da elezioni anticipate o da una nuova coalizione in questo mandato parlamentare. Per quanto riguarda la coalizione dimissionaria, se la Lista Šarec e i Socialdemocratici sono per un ricorso alle urne, Desus e partito del centro moderno non escludono la possibilità di aderire a una nuova coalizione. Oggi si riunisce il direttivo dell'SMC; da rilevare che il suo leader, Zdravko Počivalšek si era incontrato con Janša subito dopo le dimissioni di Šarec, aprendo all'ipotesi di una coalizione alternativa. In settimana si riunirà anche il direttivo del Partito Alenka Bratušek. Nell'opposizione la Sinistra punta esclusivamente alle elezioni anticipate, Nuova Slovenia invece lascia aperte le porte ad entrambe le soluzioni, anche se l'ex presidente dell'NSI, Ljudmila Novak è stata molto critica con Janša, dicendo che danneggia la destra. I partiti si stanno comunque preparando anche per affrontare il voto anticipato; se si andrà alle urne, questo sarà per la seconda metà di aprile ed è possibile che si affaccino sul panorama politico nuove formazioni.
Delio Dessardo