Foto: BoBo
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Sulla mappa europea del contagio la Slovenia continua ad essere paese ad alto rischio, i numeri sono sempre allarmanti anche se si registra un leggero miglioramento, ha detto Nuška Čakš Jager. La variante Omicron, oramai dominante, è molto più contagiosa, la sua incidenza è quattro volte superiore a quella di Delta, ma è meno letale e causa effetti meno gravi. Il numero degli ospedalizzati è in calo come il numero delle vittime dovute a questa variante. I decessi che si registrano, il dati di oggi parlano di 22 morti, sono nella maggior parte ricollegabili a Delta o nel caso di Omicron si parla di pazienti con malattie congenite gravi. Si registra un forte aumento dei contagi tra la popolazione scolastica, nella fascia tra i 35 e 44 anni e tra gli over 75. Le scuole rappresentanto un importante fonte di contagio, ancora Čakš Jager, a partire dagli asili, l'ultimo triennio delle elementari e le scuole medie. Molti anziani delle case di riposo, asintomatici, sono risultati positivi dopo un tampone fatto per motivi sanitari, visite specialistiche e altro.

Ci stiamo avvicinando ad uno scenario indubbiamente migliore per quanto riguarda l' epidemia, ha continuato, ma dobbiamo essere molto prudenti perchè il virus è imprevedibile. Importante è continuare a rispettare le norme igienico sanitarie e a vaccinarsi per difendersi da un decorso più pesante della malattia, ha continuato la vice capo del Centro per le malattie infettive dell'Istituto nazionale di salute pubblica, rilevando che la quota dei completamente vaccinati in Slovenia è oramai da tempo bloccata al 57%, una quota relativamente bassa.

Il bollettino giornaliero del covid segnala che ieri stati confermati 11.668 nuovi contagi a fronte di oltre 107 mila tamponi PCR e molecolari. Il totale degli ospedalizzati è 963 di cui 132 in terapia intesiva. Nello specifico per il covid sono ricoverati 533 pazienti di questi 115 si trovano in terapia intesiva. (ld)