A Otočec primo incontro tra il premier sloveno Janez Janša e il collega croato Andrej Plenković, che arriva in Slovenia a pochi giorni dalle parlamentari. La lotta al coronavirus è stato l’unico tema discusso. La crisi epidemiologica è stata l’unico argomento affrontato dai due capi di governo che hanno fatto capire di aver rinviato a tempi migliori la discussione sulle questioni di carattere bilaterale. Janša che si è complimentato per la vittoria del collega croato alle parlamentari di domenica scorsa ha rilevato l’interesse di entrambi i paesi, specie in questi mesi estivi, a garantire una quanto più possibile normalità nella vita quotidiana. L’intento è quello – com’è sembrato di capire- di armonizzare le misure e rafforzare il comune impegno nella lotta al coronavirus e soprattutto il suo espandersi dall’area dei Balcani a quella dell’Unione europea. Lo conferma pure la composizione delle due delegazioni con in prima fila i ministri degli interni, dell’ economia o turismo ma anche con i responsabili dei rispettivi istituti nazionali per la salute pubblica. Plenković dal canto suo ha affermato che a giorni pure in Croazia sarà pronta l’applicazione per la tracciabilità dei contatti mentre è stato molto vago sulla possibile chiusura dei locali notturni e su altre limitazioni come pure sulla chiusura dei confini con Serbia e Bosnia Erzegovina. “Adotteremo nuove misure in conformità alla situazione” ha detto aggiungendo che l’impegno prioritario è di abbassare il numero dei contagi e garantire una vita tranquilla a tutti i cittadini ma anche un soggiorno sicuro ai turisti, e sono 92 mila quelli sloveni che stanno trascorrendo una vacanza in Croazia. “La collaborazione e i contatti tra i due governi e le strutture epidemiologiche sono quotidiani, costanti” ha sottolineato ancora Plenković che ha ringraziato Janša che proprio nel corso della conferenza stampa ha informato dell’ entrata di Zagabria nel meccanismo che le acconsentirà di adottare l’ euro. “Tra due anni avremmo la stessa moneta” ha detto il premier sloveno complimentandosi con il collega croato.
Lionella Pausin Acquavita