Un miliardo di euro per rilanciare l'economia, salvaguardare i posti di lavoro e dare un iniezione di fiducia al turismo messo al tappeto dall'emergenza coronavirus. Il terzo maxi pacchetto di misure ha ottenuto il nulla osta dal Parlamento, dopo un dibattito durato oltre 8 ore, con 51 voti favorevoli e 8 contrari. Tre i punti chiave della legge, ha spiegato in aula il ministro del lavoro Janez Cigler Kralj; sovvenzioni per la riduzione dell'orario di lavoro dal primo giugno al 31 dicembre. Potranno usufruirne i datori di lavoro che non saranno in grado di garantire il 90% del lavoro ad almeno il 10% dei dipendenti. Il Govero sovvenzionerà un massimo di 20 ore settimanali per ciascun lavoratore.
Prorogata anche la cassa integrazione per un mese, ovvero fino alla fine di giugno, per tutti i comparti lavorativi e non solo per il turismo e ristorazione come proposto dall'esecutivo. Passati anche i vaucher turistici per tutti i cittadini sloveni spendibili entro la fine dell'anno in una struttura ricettiva nazionale. Il documento è stato approggiato da tutti i partiti della coalizione, anche dai deputati delle comunità nazionali italiana e ungherese, convinti che il provvedimento aiuterà a rilanciare l'economia del paese dopo la recessione causata dal Covid 19 e permetterà una maggiore flessione del mondo del lavoro. Favorevoli anche partito nazionale e Lista Bratušek che hanno comunque sollevato qualche perplessità e chiesto venga vigilato sulla corretta applicazione del bonus turistico da parte delle strutture ricettive. Contrari i socialdemocratici, Lista Šarec e Levica, che hanno sottolineato l'inefficacia dei primi due maxi pacchetti di leggi che non sono riusciti a garantire la liquidità alle imprese in difficoltà, come pure a dare un aiuto concreto alle famiglie disagiate e frenare la disoccupazione. La Levica ha proposto che i vaucher turistici vengano converiti in denaro contante, ma l'emendamento è stato bocciato.
Il Parlamento ha inoltre approvato la legge di intervento per facilitare l'attuazione di importanti investimenti per la ripresa dell'economia del paese, soprattutto per quanto rigiarda l'edilizia e le infrastrutture, nonostante il parere contrario dei partiti di opposizione che hanno detto che il provvedimento avrà degli effetti negativi sull'ambiente. Approvata all'unanimità la proposta di legge sulle garanzie statali per il lavoro part time nell'ambito del meccanismo europeo di solidarietà Sure, che prevede l'erogazione di 100 miliardi di euro sotto forma di presiti a tasso agevolato a sostegno del mondo del lavoro colpito dalla crisi nei paesi membri, la Slovenia punta ad ottenere un presito di 900 milioni di euro. (ld)