Referendum Foto: BoBo
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Si susseguono gli appuntamenti legati alla campagna elettorale in vista del nuovo referendum sulla legge sul secondo binario Capodistria-Divaccia che si terrà il 13 maggio. Come sappiamo in seguito all'annullamento della prima consultazione da parte della Corte Suprema il premier uscente Miro Cerar ha annunciato che parteciperà alla campagna per sostenere l'importanza del secondo binario in veste di presidente di Partito di Centro Moderno. I partecipanti hanno ribadito in coro la necessità della realizzazione del secondo binario, diverse le posizioni invece per quanto riguarda l'attuazione del progetto che verrà sottoposto alla prova del referendum. Secondo Matjaž Han degli Sd, il referendum rappresenta una perdita di tempo, in quanto l'attuale progetto ripercorre quando già ipotizzato nel 2005. Secondo Uroš Prikl del partito dei pensionati, Desus, di questo passo il pericolo che la tratta venga realizzata tra venti anni è reale. Le alternative non ci sono, dice Prikl in sostegno del progetto. Ljubo Žnidar, del Partito Democratica ha invece detto che bisogna distinguere tra il secondo binario e la legge su quest'ultimo. Questa, in base alla posizione dell'Sds, comporta alla creazione di un nuovo, concessionario, la 2TDK, e ad un inutile sperpero di denaro pubblico. Il progetto potrebbe essere portato avanti dalle ferrovie dello stato o dal Ministero preposto ritiene Žnidar. Su questo punto si è trovato d'accordo pure Han.Matej T. Vatovec della Sinistra il quale non appoggia invece la decisone di ricorrere al capitale straniero in quanto potrebbe seriamente condizionare la gestione del porto di Capodistria e la conseguente privatizzazione. Il secondo binario è indubbiamente una priorità, sostiene Brane Golubovič, della Lista Marjan Šarec, ma senza la 2TDK, se faremo parte del governo faremo di tutto affinché' la legge venga abrogata.