Foto: MMC RTV SLO
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Il Presidente della Repubblica aveva già in precedenza augurato un buon lavoro all'esecutivo offrendo la sua massima disponibilità' a future collaborazioni. Come ha precisato Pahor sarà suo compito collaborare in un dialogo aperto, soprattutto con i ministri della difesa e quello agli esteri, il tutto nell’interesse del paese. Tra i punti principali, il capo dello stato, ha sottolineato quello della sicurezza. Le nostre relazioni con i paesi vicini sono stabili, dice Pahor, siamo membri dell’Ue e della Nato e le questioni aperte vanno risolte pacificamente. Il capo dello stato, sottolineando che per la prima volta nella storia slovena il governo è di minoranza composto da Lista Marjan Šarec, Sd, Smc, Alenka Bratušek, Pensionati e con l’appoggio esterno della Sinistra, ha detto che sarà di fondamentale importanza instaurare il dialogo anche con l’opposizione. Siamo qui per il bene della Slovenia, ha detto invece Šarec, sottolineando che non si tratta di un governo formato da cinque o sei partiti ma dell’esecutivo sloveno, che lavorerà per il bene del paese. L’equipe ministeriale è composta da 16 capi dicastero, quattro dalle file del Lmš e Smc, tre sono stati invece eletti su proposta degli Sd e Alenka Bratušek, mentre due su proposta dei pensionati, Desus. Il cosiddetto pentapartito avrebbe cosi garantiti 43 voti, insufficienti pero’ per l’approvazione di determinati documenti. Sarà così necessario l’appoggio della Sinistra la quale ha parafato l’accordo di collaborazione con il pentapartito ma ha sollevato negli ultimi giorni una serie di questioni aperte che potrebbero compromettere seriamente l’intesa.