Foto: Reuters
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Sono pochi i manifesti affissi nonostante la campagna elettorale sia in pieno svolgimento da oltre una settimana. Sembra spopolare la campagna digitale sulle piattaforme social, dove c’è chi si rivolge agli elettori anche in italiano e chi no. Curiosando sulle pagine Facebook dei partiti che partecipano alla corsa diventa evidente che nella maggior parte dei casi ci si è scordati del territorio bilingue. I comuni istriani fanno parte della circoscrizione elettorale di Postumia, ma questo non giustifica la mancata applicazione. Sulla pagina istriana della Levica/Sinistra si trova un invito per un evento conviviale dove ci saranno "battute salate o anche no". Si tratta di una traduzione letterale, forse affidata al traduttore automatico, le "battute insipide" in lingua slovena indicano quelle inopportune. Le file di Nova Slovenija/Nuova Slovenia hanno, invece, adottato tutt'altra tattica, almeno per i canditati dei comuni istriani. La pagina capodistriana del partito, presenta il proprio candidato prima con lo slogan in italiano, poi con quello in sloveno ed è interessante constatare che non si tratta di una traduzione diretta, bensì di un motto pensato ad hoc. I socialdemocratici hanno deciso di rispettare il bilinguismo a Isola, dove la candidata locale è una connazionale. I post del profilo Facebook di Isola del partito vengono preparati a parte anche in italiano e le sviste riguardano qualche toponimo. I profili del resto dei partiti o movimenti in corsa per i seggi parlamentari non presentano versioni bilingui, ma c'è ancora tempo per rimediare. È chiaro che la campagna elettorale è anche digitale e le piattaforme hanno il proprio peso. Anche l'ex dipendente diventata "denunciatrice" dell'odierno colosso Meta, del quale fa parte la piattaforma Facebook, Frances Haugen, in una recente conversazione con il pubblico sloveno, organizzata con l'Istituto di criminologia, ha sottolineato l'influenza di Facebook sulle elezioni.