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Si declina ancora una volta fra lingua e letteratura la nuova puntata di Punto e a capo. In apertura Milly Curcio - critica e saggista - presenta il volume da lei curato (con Monika Fekete) "Il romanzo italiano contemporaneo (1950 - 2021)", ricco e accattivante percorso tra libri e autori, con scelte non scontate. A seguire Irina Cavaion - dell'Istituto per gli studi linguistici del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria - illustra la seconda edizione del progetto "Contatti!", nato per migliorare nella scuola la motivazione e l'apprendimento delle lingue del Paese vicino attraverso il contatto transfrontaliero. Al termine la rubrica Parole che vanno.
486 epizod
Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
Si declina ancora una volta fra lingua e letteratura la nuova puntata di Punto e a capo. In apertura Milly Curcio - critica e saggista - presenta il volume da lei curato (con Monika Fekete) "Il romanzo italiano contemporaneo (1950 - 2021)", ricco e accattivante percorso tra libri e autori, con scelte non scontate. A seguire Irina Cavaion - dell'Istituto per gli studi linguistici del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria - illustra la seconda edizione del progetto "Contatti!", nato per migliorare nella scuola la motivazione e l'apprendimento delle lingue del Paese vicino attraverso il contatto transfrontaliero. Al termine la rubrica Parole che vanno.
Italianista, romanista, ma soprattutto dialettologo. Così amava definirsi il professor Goran Filipi (Zara 1954 - Pola 2021), linguista di grande valore che all'Istria ha dedicato molti studi e un prezioso Atlante linguistico istrioto (1998). Lo vogliamo ricordare riproponendo l'ascolto di un'intervista che ci aveva concesso due anni fa. Nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni presenta il romanzo postumo di Simone De Beauvoir "Le inseparabili". Al termine Parole che vanno, su un recente intervento del presidente della Società Dante Alighieri Andrea Riccardi.
Grazie alla canzone, il teatro, il cinema e la televisione, il napoletano è una delle varietà più conosciute e più popolari del variopinto panorama linguistico italiano. E come diceva l'attore e regista Luciano Salce "la sola cosa, insieme ai bersaglieri, che in Italia si applaude sempre". La puntata è un invito a conoscerne meglio la storia e i diversi modi di scriverlo insieme a Nicola De Blasi e Francesco Montuori, professori all'Università di Napoli "Federico II" e autori del volume "Una lingua gentile. Storia e grafia del napoletano" (Cronopio).
In questa puntata si discorre della "Parola di Dante fresca di giornata", un'iniziativa dell'Accademia della Crusca nei 700 anni dalla morte dell'Alighieri (1265-1321), padre della nostra lingua, ma anche dell'omaggio del Centro italiano Carlo Combi al tricentenario dello storico ed economista capodistriano Gian Rinaldo Carli (1720-1795), con la ristampa anastatica della sua opera giovanile "Delle antichità di Capodistria". Primo incontro del nuovo anno anche per Leggio di Luigi Tassoni, dedicato stavolta al libro dello psichiatra Paolo Crepet "Vulnerabili". E in chiusura Parole che vanno, ancora sulle celebrazioni dantesche del 2021.
Una puntata per parlare del celebre linguista tedesco (1892- 1986), appassionato studioso dei dialetti italiani, innamorato della Calabria. Con Lilith Moscon, autrice di un bel libro di narrativa per ragazzi che alla figura dell'illustre glottologo è dedicato, "L'archeologo delle parole", pubblicato da Telos Edizioni e illustrato da Francesco Chiacchio. E con una testimonianza di Achille Curcio, poeta in dialetto calabrese che è stato grande amico di Gerhard Rohlfs.
Se il 2020, anno complicato ma comunque ricco di soddisfazioni per l'Istituto italiano di cultura di Lubiana, si chiude nel segno dell'omaggio a Federico Fellini, il 2021 si porrà invece sotto l'egida di Dante, nei 700 anni dalla morte del padre della nostra lingua. Dalla voce del direttore dell'IIC Stefano Cerrato un consuntivo delle attività svolte e qualche anticipazione. Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni la presentazione di "Le parole della nostra storia" di Giorgio Ieranò, un libro che ci fa scoprire la persistente vitalità della matrice greca. E al termine Parole che vanno, su "ristori".
L'irradiazione di "ciao" dal veneziano all'italiano è definitivamente accertata, è un venezianismo "facchino", mentre "quarantena" pare proprio che non lo sia. E sono solo alcune delle tante storie di parole ricostruite dal Vocabolario storico-etimologico del veneziano, un'impresa lessicografica avviata dai linguisti Lorenzo Tomasin (Università di Losanna) e Luca D'Onghia (Scuola Normale Superiore di Pisa). Ne abbiamo parlato con il professor Tomasin, anche autore, fra le altre cose, di una "Storia linguistica di Venezia". A seguire, il contributo di Jacopo Pirona (1789-1870) alla lessicografia friulana, con il presidente della Società filogica friulana e docente all'Università di Udine Federico Vicario. L'occasione è data da un convegno organizzato dalla Filogica nella ricorrenza dei 150 anni dalla morte dell'abate autore del Vocabolario friulano (1871), un'opera fondamentale per gli studi sulla 'marilenghe'.
Due poeti simbolo di altrettante culture e nazioni, France Prešeren, iniziatore della letteratura slovena moderna, e Dante Alighieri, padre della lingua italiana, sono al centro della puntata di questa settimana. Del primo ci parla lo slovenista Miran Košuta, in occasione della nuova edizione italiana delle "Poesie" di France Prešeren da lui curata per l'Editoriale Stampa Triestina nel 220. anniversario della nascita dell'autore del "Brindisi", divenuto inno nazionale sloveno. È invece il critico Luigi Tassoni a presentare, all'interno della rubrica Leggio, il volume "Dante" scritto dallo storico Alessandro Barbero a 700 anni dalla morte dell'Alighieri, un saggio che racconta la vita del poeta come uomo del Medioevo, immerso nel suo tempo. Al termine Parole che vanno, sul lessico familiare.
Paola Delton, del Centro di ricerche storiche di Rovigno, sfoglia con noi il catalogo - da lei curato - della collezione di stampe di costumi popolari proprietà dell'istituto, una raccolta di oltre 200 immagini, in gran parte dell'Ottocento, che raccontano storia e tradizioni delle nostre terre (Paola Delton, "Costumi popolari dell'Adriatico orientale. La Collezione del Centro di ricerche storiche di Rovigno", Collana degli Atti n. 48, Centro di ricerche storiche, Rovigno -Trieste, 2020). Completano la puntata la presentazione del nuovo numero del bollettino del CRS "La Ricerca" e la rubrica Parole che vanno ("ciccia").
Giornalista e scrittore istriano, Aljoša Curavić (Umago, 1960) pubblica con Oltre Edizioni la sua prima raccolta di versi, "Scadenziario minimo di un viaggio senza fine", diario poetico di un intellettuale di frontiera che ha da sempre la passione per la letteratura e la poesia. Abbiamo rivolto all'autore alcune domande per andare alle origini della sua ispirazione. In tempo di emergenza sanitaria sono molte le rassegne letterarie che pur di esserci si trasferiscono online. Come Urbinoir, il festival del noir al via domani a Urbino, di cui ci parla nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni. Chiude la puntata Parole che vanno, su "Black Friday".
In un Paese, la Slovenia, messa a dura prova dalla seconda ondata della pandemia da Covid 19, anche la scuola attraversa una fase difficile, lontana dalla normalità. La didattica a distanza funziona? Può considerarsi un sistema collaudato dopo l'esperienza di primavera? Il punto con il professor Sergio Crasnich, consulente superiore per le scuole con lingua d'insegnamento italiana presso l'Istituto dell'educazione. A seguire una testimonianza da Buie: Klaudia Babić Rihter, insegnante di italiano all'elementare croata Mate Balota, ci racconta la sua soddisfazione per l'alloro della lingua italiana ottenuto da due allieve nella competizione nazionale organizzata dal Ministero di Zagabria. In chiusura Parole che vanno (bufala).
Ospite di questa puntata è l'accademica della Crusca Giovanna Frosini, docente di Storia della lingua italiana all'Università per Stranieri di Siena e autrice - insieme ad alcuni giovani e valenti studiosi - di una nuova "Storia dell'italiano" pubblicata da Salerno Editrice. Un'opera frutto di una grande esperienza didattica e pensata in primo luogo come manuale universitario, ma che può interessare anche un pubblico più ampio. Dal rapporto con il latino a quello con l'inglese dei nostri giorni, passando per Dante, un percorso chiaro e rigoroso per conoscere le vicende plurisecolari della nostra lingua. A seguire Leggio di Luigi Tassoni rende omaggio alla poesia di Giovanna Sicari, autrice prematuramente scomparsa nel 2003 che la riedizione di una delle sue raccolte più belle ("Roma della vigilia") invita ora a riscoprire. In chiusura Parole che vanno, sul femminile di "poeta".
Esce il secondo volume dell'Atlante linguistico istroveneto dell'Istria nordoccidentale di Suzana Todorović, un'opera che arricchisce le nostre conoscenze sul dialetto veneto parlato in un'area dell'Istria posta a cavallo fra Italia, Slovenia e Croazia, da Muggia a Buie. Nell'intervista all'autrice - dialettologa e docente all'Università del Litorale - un assaggio della ricca messe di informazioni, soprattutto di tipo lessicale, contenute nelle 484 carte linguistiche che compongono il volume, attinenti a quattro campi semantici: numerali e aggettivi qualificativi; scorrere del tempo e calendario; vita, matrimonio e famiglia; casa e podere.
L'impegno, i progetti, le prospettive della storica Società Dante Alighieri raccontati dal suo segretario generale Alessandro Masi in un'intervista che prende spunto dall'appena conclusa XX Settimana della lingua italiana nel mondo, un'iniziativa di successo che la pandemia non è riuscita a fermare. Si parla, tra l'altro, del progetto "L'Italia di Dante", una 'dedica' al Sommo Poeta nella ricorrenza del settimo centenario dantesco (2021). A seguire l'appuntamento con Leggio, quindicinale di libri a cura del critico Luigi Tassoni, questa settimana dedicato all'universo poetico del siciliano Nino De Vita. E al termine Parole che vanno, su "lockdown".
Puntuale all'appuntamento nonostante l'emergenza sanitaria globale, torna la grande manifestazione organizzata dal ministero degli Esteri, quest'anno dedicata al tema "L'italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti". Iniziative non solo sul web: Stefano Cerrato, direttore dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana, ci presenta la mostra "Il Centenario. Fellini nel mondo" allestita nei nuovi spazi della Cineteca slovena. A seguire l'italiano dei fumetti in un'intervista alla linguista Silvia Morgana, autrice di uno dei contributi raccolti nel volume curato per questa occasione dall'Accademia della Crusca e intitolato proprio "L'italiano tra parola e immagine". Il libro è scaricabile gratuitamente online fino a domenica 25 ottobre.
Senza accorgerci, spesso usiamo parole ormai comuni in italiano che però arrivano dai dialetti. Molte hanno storie curiose e avvincenti, che il linguista Nicola De Blasi ricostruisce nel volume "Regionalismi e dialettismi", uscito nella collana Le parole dell'italiano edita dal Corriere della Sera. Chi lo direbbe, per esempio, che dietro la parola romana "supplì'' si nasconde il francese "surprise"? O che l'uso di "bufala" nel senso di 'notizia falsa' deriva dal malcostume di alcuni osti laziali, soliti servire carne di bufala spacciandola come la più pregiata carne di vitella? Con il critico Luigi Tassoni a Leggio l'invito alla lettura del romanzo di Alessandra Sarchi "Il dono di Antonia", un racconto sulla maternità che tocca il tema della fecondazione eterologa e conferma il passo felice della scrittrice emiliana, già finalista al Premio Campiello 2017 con "La notte ha la mia voce".
Nuova puntata di una serie di speciali per i 700 anni dalla morte di Dante, con un focus, stavolta, sul Museo della lingua italiana al via nel 2021 a Firenze. Il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, racconta come sarà la nuova 'casa' dell'italiano, e anticipa i progetti dell'Accademia in vista dell'anno dantesco. Ma nell'intervista c'è anche spazio per la presentazione della XX Settimana della lingua italiana nel mondo (19 - 25 ottobre), durante la quale la Crusca diffonderà gratuitamente un e-book sul tema guida di questa edizione, "L'italiano tra parola e immagine". Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata a "webinar".
Questa settimana parliamo di lingue minoritarie, con particolare riferimento alla situazione dello sloveno nel Friuli Venezia Giulia, e lo facciamo con la professoressa Susanna Pertot dell'Università del Litorale, coautrice del volume "Da sistema a simbolo. La lingua slovena in Italia tra linguistica, sociologia e psicologia" (Aracne). Nello spazio di Leggio, Luigi Tassoni presenta "Il mantello del fuggitivo" di Giorgio Todde (Il Maestrale). E a concludere la puntata Parole che vanno, sul femminile di "avvocato".
A Ravenna il settimo centenario della morte di Dante (1265 - 1321) si celebra anche con la mostra "Inclusa est flamma", un interessante percorso a ritroso per scoprire come fu, un secolo fa fa, il sesto, quello del 1921. Dell'esposizione, allestita alla Biblioteca Classense, ci parla il curatore Benedetto Gugliotta. E poi "Assandira", un romanzo di Giulio Angioni ora trasposto sullo schermo da Salvatore Mereu, in una conversazione con il critico Luigi Tassoni. In chiusura la rubrica Parole che vanno, su "switch off".
Il viaggio tra le parole di Punto e capo riparte da Dante e dalle celebrazioni dell'ormai imminente settimo centenario della morte del poeta (1265 - 1321). L'anno dantesco promette eventi di ogni genere in Italia e all'estero, ma come va celebrato l'autore della "Commedia"? Interviene Domenico De Martino, direttore artistico del festival Dante 2021 di Ravenna. A seguire "La memoria di Ungaretti" nel cinquantenario della scomparsa, primo appuntamento della stagione con il Leggio di Luigi Tassoni. Al termine la rubrica Parole che vanno è dedicata a ''contact tracing''.
Non sempre la comunicazione istituzionale sulla pandemia ha rispettato le norme inerenti la parità delle lingue slovena e italiana nell'area nazionalmente mista del Litorale. Nell'ultima puntata della stagione Andrea Bartole, segretario della Can costiera, ricorda le iniziative messe in atto dall'ente rappresentativo della minoranza italiana in Slovenia a sostegno del bilinguismo nel periodo della crisi sanitaria. Ultimo incontro anche per Leggio, a cura del critico Luigi Tassoni, che chiude con "Le porte del mito", un libro della grecista Maria Grazia Ciani. Al termine la rubrica Parole che vanno.
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