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La LV edizione del Concorso d'arte edi cultura "Istria Nobilissima" 2022 ha visto il ritorno di due autori della minoranza italiana la cui fama è da gran tempo consolidata: Claudio Ugussi (Pola, 1932) si è imposto nella categoria Prosa in lingua italiana, mentre Giacomo Scotti (Saviano, Napoli, 1928) ha conquistato il podio nella Poesia. Due interviste che a partire dalle opere premiate al concorso si dipanano sul filo dei ricordi, racconto di un vissuto personale e insieme testimonianza dei destini degli italiani rimasti in Istria dopo le vicende della seconda guerra mondiale. O di quanti, pur nati altrove (come Scotti), hanno scelto di far parte di questa comunità.
486 epizod
Lingua e non solo nella trasmissione di Ornella Rossetto dedicata all’italiano ed alle sue peculiarità. In onda ogni giovedì alle 11.35 ed in replica, sempre giovedì, alle ore 20.30.
La LV edizione del Concorso d'arte edi cultura "Istria Nobilissima" 2022 ha visto il ritorno di due autori della minoranza italiana la cui fama è da gran tempo consolidata: Claudio Ugussi (Pola, 1932) si è imposto nella categoria Prosa in lingua italiana, mentre Giacomo Scotti (Saviano, Napoli, 1928) ha conquistato il podio nella Poesia. Due interviste che a partire dalle opere premiate al concorso si dipanano sul filo dei ricordi, racconto di un vissuto personale e insieme testimonianza dei destini degli italiani rimasti in Istria dopo le vicende della seconda guerra mondiale. O di quanti, pur nati altrove (come Scotti), hanno scelto di far parte di questa comunità.
Genere grammaticale e genere naturale, maschile non marcato, asterisco e schwa: il professor Paolo D'Achille, responsabile del servizio di consulenza linguistica dell'Accademia della Crusca, propone alcune riflessioni sul modo più corretto ed equilibrato di affrontare il tema del 'gender fluid', con riferimento al suo intervento "Un asterisco sul genere" (https://accademiadellacrusca.it/it/consulenza/un-asterisco-sul-genere/4018). A seguire, nella rubrica Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta "Come navi nella notte", un romanzo d'amore e d'amicizia di Tullio Avoledo. E al termine Parole che vanno, su 'petineuse'.
A conclusione di un anno dantesco che ha visto una messe di eventi di ogni genere, le riflessioni del dantista Domenico De Martino, docente di Storia della critica letteraria all'Università di Pavia e direttore artistico del festival Dante 2021 di Ravenna. Poi, un collegamento con Giuseppe Nicodemo, sul podio del 54. Concorso d'arte e di cultura Istria Nobilissima nella categoria Teatro, e un intervento di Rosanna Bubola, componente della giuria.
Due proposte di lettura compongono la puntata, che si apre con la presentazione - a cura di Mauro Sambi - dell'intenso romanzo autobiografico del rovignese Ligio Zanini "Martin Muma" (1990), ora riproposto da Ronzani Editore nell'ambito di un progetto di diffusione della letteratura istro-quarnerina; e continua con "La figlia unica", il racconto italiano di Abraham Yehoshua pubblicato da Einaudi, al centro del nuovo appuntamento con il critico Luigi Tassoni. Al termine la rubrica Parole che vanno, su "le file" / "le fila".
Puntata speciale dedicata al 54. Concorso d'arte e di cultura Istria Nobilissima, storica manifestazione promossa dall'Unione italiana e dall'Università popolare di Trieste che dal 1967 dà voce alla cultura istriana e fiumana di lingua italiana. Con Marianna Jelicich Buić , responsabile cultura della UI, intervengono gli autori premiati nella categoria letteratura Mario Simonovich, Stella Defranza, Libero Benussi.
In questa puntata si va alla scoperta della dimensione intima e privata del linguaggio, con Rita Fresu, autrice di "Lessico familiare", un volume edito dal Corriere della Sera nella collana "Le parole dell'italiano". E a Leggio una conversazione di fine anno con il critico Luigi Tassoni, su libri, eventi, anniversari che hanno caratterizzato il 2021.
Una testimonianza di Paolo D'Arrigo, designer e direttore creativo romano, 'ambasciatore' della Giornata del design italiano nel mondo 2021 in Slovenia, e un'intervista a Stefano Faggioli, direttore dell'Istituto italiano di cultura di Lubiana, aprono la puntata, che si completa con l'incontro settimanale di Leggio a cura del critico Luigi Tassoni. Al termine Parole che vanno, sulla storica Biblioteca Besenghi di Isola.
Nel ventennale della morte di Bruno Maier (Capodistria 1922 - Trieste 2001), un ricordo del grande studioso di letteratura italiana, triestina e istriana affidato alle parole di Elis Deghenghi Olujić, nota esperta di letteratura istro-quarnerina e già docente all'Università di Pola, che ebbe modo di conoscerlo e di frequentarlo. A seguire il critico Luigi Tassoni presenta "Calcoli e fandonie", un libro del poeta-ingegnere lucano Leonardo Sinisgalli (1908 - 1981). Al termine Parole che vanno ( "diedi" o "detti"?; "grazie di" o "grazie per"?).
Donatella Schürzel, presidente del Comitato provinciale di Roma e vice presidente nazionale vicario dell'Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, illustra la rassegna dedicata ai rapporti tra Dante Alighieri e l'italianità dell'Adriatico Orientale, che si è articolata nelle tre tappe di Roma, Verona e Pola e si concluderà nel mese di marzo 2022, nuovamente a Roma, con la presentazione degli Atti e una mostra fotografica. Nella rubrica a cura del critico Luigi Tassoni l'invito alla lettura di "A grandezza naturale" di Erri De Luca, storie estreme di genitori e figli. E al termine Parole che vanno, su "zucca".
Lo storico Kristjan Knez, direttore del Centro italiano Carlo Combi di Capodistria, anticipa alcuni temi della teleconferenza che si terrà venerdì 3 dicembre alle ore 11 in diretta dalla pagina Facebook dell'istituto, una conversazione a più voci volta ad approfondire l'eredità dantesca in Istria, nel settimo centenario della morte del Poeta. L'omaggio della comunità nazionale italiana a Dante è a cura del Combi e della Comunità degli italiani Santorio Santorio. A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta il noir di Georges Simenon "La mano", ora pubblicato da Adelphi. In chiusura Parole che vanno, su "vax", eletta dall'Oxford Dictionary parola dell'anno 2021.
Un contributo alle celebrazioni dell'anno dantesco: è la bella traduzione della Divina Commedia in dialetto triestino ad opera di Nereo Zeper, appena pubblicata da Mgs Press. Abbiamo chiesto all'autore, noto esperto della parlata locale, di raccontarci strategie traduttive e ragioni dell'impresa. A seguire il critico Luigi Tassoni presenta "Il pane perduto" di Edith Bruck, un romanzo autobiografico per trasmettere la memoria della Shoah. Infine Parole che vanno, sul docufilm "La fabbrica dell'italiano", dedicato alla storia dell'Accademia della Crusca.
Ospite della puntata è il professor Claudio Marazzini, presidente dell'Accademia della Crusca, in occasione dell'uscita della nuova edizione della celebre "Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti" di Gerhard Rohlfs. Pubblicata in tre volumi da Einaudi fra il 1966 e il 1969 e da anni fuori catalogo, viene ora riproposta arricchita di nuovi materiali in una coedizione tra il Mulino e l'istituzione linguistica fiorentina . A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni presenta il volume di Gian Italo Bischi e Alessandra Calanchi "Arrivano! Sciascia e gli americani" (Aras). Al termine la consueta rubrica Parole che vanno.
La puntata dà conto di due conferenze tenute a Capodistria, al Dipartimento di Italianistica dell'Università del Litorale, intorno alla figura e all'eredità di Dante nel settimo centenario della sua morte, l'una a cura di Franco Fornasaro ("Elementi adriatico-orientali tratti dalla vita di Dante"), l'altra svolta dalla storica della lingua italiana Francesca Malagnini ("Per una panoramica sugli autografi di Boccaccio copista di Dante"). A seguire il Leggio di Luigi Tassoni, con un invito alla lettura di "Castigo", un libro di racconti noir di Ferdinand von Schirach. In chiusura Parole che vanno vede protagonista lo scrittore friulano Angelo Floramo, ospite d'onore del 58° Seminario di lingua e cultura italiana (Portorose, 25-27 ottobre 2021).
Vegliani, Morovich, Madieri: per la critica (e il pubblico) italiani sono per lo più questi i nomi di autori legati a Fiume. Tuttavia, anche dopo l'Esodo di metà Novecento, una letteratura in lingua italiana qui ha continuato ad esistere, con protagonisti di altrettanto spessore. Un capitolo di storia letteraria nazionale fuori d'Italia ancora poco conosciuto a cui è dedicato il volume di Gianna Mazzieri-Sanković e Corinna Gerbaz Giuliano "Un tetto di radici", presentato in apertura di puntata con l'intervento delle autrici. Nello spazio di Leggio il critico Luigi Tassoni propone un libro postumo del semiologo Paolo Fabbri, "Biglietti d'invito per una semiotica marcata". Al termine Parole che vanno, su "davanti (a)", "vicino (a)".
In occasione della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo (18 - 24 ottobre 2021) l'Accademia della Crusca ha realizzato, come ormai tradizione, un prezioso volume collegato al tema dell'iniziativa, "Dante, l'Italiano", un insieme di contributi variegati sul padre della lingua italiana di altissimo livello. Ne parliamo con l'accademica - e docente di Linguistica italiana all'Università per Stranieri di Siena - Giovanna Frosini, che l'ha curato insieme a Giuseppe Polimeni. A seguire la rubrica Leggio di Luigi Tassoni propone il nuovo romanzo di Orazio Labbate, "Spirdu", una delle prove più interessanti dell'inventore del cosiddetto gotico siciliano. Al termine Parole che vanno, nuovamente su Dante.
Anche il Dipartimento di Italianistica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Fiume si unisce alle manifestazioni della XXI Settimana della lingua italiana nel mondo, dedicata a "Dante, l'italiano", dal 18 al 24 ottobre. Con la direttrice del Dipartimento, Gianna Mazzieri-Sanković, una presentazione della tavola rotonda in programma il 22 ottobre e altre iniziative dell'istituto, che festeggia i dieci anni di attività. A seguire, nello spazio di Leggio, il critico Luigi Tassoni ricorda il poeta Lorenzo Calogero a 60 anni dalla morte. E in chiusura Parole che vanno, su "mi auspico".
Un intervento dell'italianista Martina Ožbot dell'Università di Lubiana sulle traduzioni della Commedia in sloveno, e la presentazione, a cura del critico Luigi Tassoni, del secondo volume delle Lettere di Samuel Beckett compongono la proposta della puntata, che si completa con una segnalazione della mostra "La biblioteca di Dante", allestita dall'Accademia dei Lincei a Roma.
Nel centenario della nascita di Andrea Zanzotto (1921 - 2011), un numero speciale di Leggio dedicato al grande poeta veneto, con suggerimenti di lettura e il ricordo personale di Luigi Tassoni, studioso fra i maggiori dell'opera di Zanzotto, un autore "difficile" (come spesso è stato detto) ma che sa arrivare al cuore di chi legge. A seguire il Dante visto dagli occhi del paleo-ecologo e zoologo Marco Masseti, da un intervento presentato nell'ambito della decima edizione del festival Dante 2021 (Ravenna, 3 - 11 settembre).
Una nuova 'dedica' a Dante nei 700 anni dalla morte, stavolta insieme al professor Gian Luigi Beccaria, eminente storico della lingua e vincitore del premio Dante-Ravenna, che ha ricevuto in occasione della decima edizione del festival Dante 2021 (Ravenna, 3 -11 settembre). Nel consueto appuntamento con il critico Luigi Tassoni, la presentazione di "Shakespeare a New York" di Emanuela Nava. Infine il congedo di Stefano Cerrato, direttore dell'IIC di Lubiana, giunto al termine del suo incarico in Slovenia: gli abbiamo chiesto un bilancio.
Nel centenario della nascita del glottologo Giovan Battista Pellegrini (1921 - 2007), il linguista Federico Vicario, docente all'Università di Udine e presidente della Società filologica friulana, traccia un profilo del grande studioso, ricordato in questi giorni in un convegno che si è tenuto a Cencenighe Agordino (località natale di Pellegrini) e a Belluno. Nell'occasione è stata anche presentata una "Bibliografia degli scritti di Giovan Battista Pellegrini" edita dalla SFF. Con il critico Luigi Tassoni a Leggio l'invito alla lettura di "Solo un giro di chiave", un libro autobiografico del poeta siciliano Nino De Vita. E a chiudere la puntata Parole che vanno, sul riconoscimento del dialetto istroveneto patrimonio culturale immateriale in Croazia.
Settembre è il mese in cui Dante morì, sette secoli fa, e quello in cui, per ricordare il poeta, si svolge a Ravenna il festival Dante 2021. Punto e a capo riparte dalla decima edizione della rassegna (3 - 11 settembre), con le interviste al direttore artistico Domenico De Martino, al giornalista Enrico Mentana (premio Dante - Ravenna 2021) e al linguista Riccardo Gualdo. A seguire un ricordo di Leonardo Sciascia attraverso le pagine della figlia Anna Maria, primo appuntamento della nuova stagione con il Leggio di Luigi Tassoni. E al termine Parole che vanno, su un 'Dante di frontiera'.
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