Una riconferma annunciata quella di Gianclaudio Pelizzer visto l’alto numero di preferenze ottenute alle elezioni e visto l’egregio lavoro compiuto nel precedente mandato. Per la vicepresidenza -tra Valmer Cusma, altro papabile alla massima funzione perché in assoluto il più votato nella tornata del 5 maggio scorso ed Elena Barnaba - i consiglieri hanno preferito quest’ ultima.
“Siamo riusciti a metter su una squadra di 25 connazionali che vogliono dedicare il loro tempo libero alla causa della Comunità nazionale italiana” ha affermato ai nostri microfoni il nuovo-vecchio presidente aggiungendo “alcune iniziative sono state realizzate, altre sono state avviate e su queste punteremo le nostre azioni ed i nostri sforzi”.
E se nell’ elenco dei progetti dello scorso mandato, oltre che alla costante sorveglianza sull’ applicazione dei diritti minoritari, c’ è il "Decreto sul bilinguismo", l’iniziativa di armonizzazione degli statuti dei comuni e città bilingui e quella per l’istituzione di un Ufficio per il bilinguismo, quali sono le priorità per il prossimo quadriennio?
“Innanzitutto, chiudere alcuni progetti avviati come l’Ufficio per il bilinguismo che è un’idea che gode dell’apprezzamento dei vertici regionali in quanto punto strategico e di supporto per Città e comuni istriani ma anche per la comunità italiana” racconta Pellizzer non mancando quindi di ricordare la ricerca sulla vitalità della lingua italiana, commissionata dal Consiglio che ne ha avuto visione lo scorso aprile e che ora sarà pubblicata e presentata in forma ufficiale a settembre.
“Il programma di lavoro dettagliato sarà elaborato e accolto alla prossima seduta che si svolgerà a breve. Intendiamo perseverare sulla tutela dei diritti e sulla loro applicazione, sull’ attuazione del bilinguismo adoperandoci per la reintroduzione dello studio della lingua italiana, quale lingua dell’ambiente sociale, nelle scuole della maggioranza. Cercheremo inoltre di operare, assieme all’ Unione Italiana e al nostro deputato al Parlamento croato per il riconoscimento della lingua italiana nell’ uso pubblico, non dunque solo come lingua ufficiale ma anche pubblica. È chiara la necessità di svolgere un lavoro capillare su tutto il territorio e anche perciò bisognerà organizzarci in seno al Consiglio per mantenere quella rete di contatti che abbiamo avviato in passato e che intendiamo migliorare. Gli attori che sono chiamati a gestire le nostre priorità sono tanti dal vicepresidente di Regione, ora anche il presidente ai sindaci e vicesindaci, i presidenti delle Comunità degli Italiani, l’Unione italiana e noi stessi. Dovremo lavorare in modo sinergico per arrivare ai risultati sperati” ha dichiarato Gianclaudio Pellizzer.
Lionella Pausin Acquavita