Seduta costitutiva questa sera a Pola del Consiglio della minoranza italiana della Regione Istriana con al centro la nomina del presidente e del vicepresidente dell’organismo eletto- ricordiamo- il 5 maggio scorso. Per oltre la metà dei 25 neoconsiglieri si tratta in pratica di una riconferma in quanto hanno fatto parte del Consiglio nel mandato precedente mentre va ancora detto che in questa tornata elettorale non c’è stata grande concorrenza vista la partecipazione di una sola lista con gran parte delle preferenze andate a Valmer Cusma e a Gianclaudio Pelizzer, che è stato presidente nell’ ultimo quadriennio. È probabile che uno dei due guidi l’organismo per i prossimi 4 anni.
È dal 2003 che in Croazia gli appartenenti ai gruppi etnici eleggono i propri Consigli che – in base alla Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali- sono chiamati a migliorare lo status delle rispettive etnie, a favorire la loro partecipazione nella vita pubblica e amministrativa del territorio ma anche a garantire la tutela dei diritti e la realizzazione degli interessi in campo economico, culturale ed educativo.
Sono 8 i gruppi etnici che eleggono i propri Consigli nella Regione Istriana. A fianco a quello della minoranza italiana, unica autoctona, ci sono ancora il Consigli della Comunità albanese, bosgnacca, montenegrina, macedone, rom, serba e slovena.
Da ricordare che l’ultima tornata elettorale ha fatto emergere un generale disinteresse delle minoranze per il voto. Per quanto concerne la Regione Istriana, la componente italiana si è collocata a metà della classifica relativa all’ affluenza registrando un 8,6 per cento. Più bravi i bosgnacchi con il 17 per cento ed i meno bravi i serbi con solamente il 3 per cento degli aventi diritto andati a votare. (lpa)