Quo vadis lettore sloveno? Potrebbe essere l’amara conclusione della pur brillante per molti versi Fiera del libro slovena che ha chiuso i battenti a Lubiana. I superlativi della rassegna purtroppo vengono annacquati dagli inequivocabili dati relativi allo stato delle cose nell’editoria slovena. Dall’ultima indagine commissionata dall’Agenzia per il libro risulta che numero di nuove edizioni, vendita di libri e gli stessi dati sul numero degli abituali lettori in Slovenia, sono in forte calo. Una dato sopra gli altri impressiona: il 53 per cento degli abitanti della Slovenia nell’ultimo anno non ha comprato nemmeno un libro. Ancora nel 2014 la situazione era del tutto differente e gli editori in Slovenia venivano considerati in ottima salute. Non è di conforto nemmeno il dato relativo ai lettori. Anche qui forte flessione. Si legge poco in sloveno, mentre aumentano coloro che leggono in inglese. Nemmeno l’e-book riesce ad affermarsi in Slovenia rimanendo un’offerta di nicchia. L’unico filone che riesce ad avere un trend positivo ed è in crescita è quello delle edizioni economiche e dei manuali. Tempi duri quindi per gli editori della Slovenia, nonostante proprio di recente l’imposta sul commercio dei libri e periodici, pubblicazioni varie, sia scesa dal 9,5 al 5 per cento.
Miro Dellore