Un progetto accarezzato da tempo e ora diventato realtà. È nato il Concorso pianistico internazionale del Festival di Lubiana, un appuntamento finalizzato a individuare i migliori giovani pianisti di tutto il mondo, che diventeranno i musicisti del futuro. Il riscontro dell'iniziativa, fin da questa prima edizione, è notevole: oltre un centinaio di candidati, dei quali 24, in rappresentanza di 16 paesi, si preparano ora ad affrontare le selezioni previste in tre tappe. Ci saranno due serate finali, il 3 e il 4 marzo, allo Cankarjev dom, durante le quali i finalisti si esibiranno accompagnati dall'Orchestra sinfonica della Radiotelevisione slovena diretta da Ricardo Castro. Al vincitore andranno trentamila euro e l'opportunità di farsi applaudire in una serie di concerti e recital.
La giuria è composta da pianisti di chiara fama e presieduta dalla signora slovena del pianoforte Dubravka Tomšič Srebotnjak, mentre per la direzione artistica si è puntato sul nome, altrettanto prestigioso, di Epifanio Comis, eclettico pianista, docente e direttore del Conservatorio Bellini di Catania. Il concorso lubianese nasce sotto l'egida di uno dei maggiori festival musicali d'Europa, e il parteciparvi sarà di grande stimolo per i giovani pianisti, ha affermato il maestro siciliano.
Ci piacerebbe anche riuscire a consolidare, attraverso questa iniziativa, la fama di Lubiana come città della musica, ha aggiunto Darko Brlek, direttore della storica rassegna slovena, che ha festeggiato nel 2022 il traguardo della 70ma edizione.
Precede l'appuntamento con le serate del concorso, inserite nel Festival d'inverno, un trittico di concerti che si apriranno il 28 marzo con il tenore franco-messicano Rolando Villazón in un programma di arie d'opera, per chiudersi il 2 marzo con il monumentale Requiem di Hector Berlioz, pagina di raro ascolto, eseguita per la prima volta a Parigi nel 1837. Sul podio dell'orchestra della Filarmonica slovena ci sarà un direttore di grande esperienza, lo svizzero Charles Dutoit.